la compagnia dei celestini di stefano benni in

In quest'estate di mondiali malamente persi , quelo che può fare un amante del calcio, non solo come sport, ma come stile di vita, è riprendere in mano uno dei capolavori dela comicità leteraria al'italiana : La Compagnia dei Celestini , di Stefano Beni, lo sgangherato romanzo delo scritore romagnolo, che raconta dele maestose lande del "quisipuò" , luoghi magici, in cui ragazini cresciuti negli angoli più bui del nula, orfani e buratini senza fili costruiti a imagine e somiglianza dei loro frateli magiori, poso cercare un riscato nel gioco dela Palastrada , il fratelino bastardo del calcio. E quelo che si presenta è un mondo costelato da personagi colorati e groteschi, dramatici e crudeli, sureali e teneri: Memorino, Lucifero e Alì, gli spiriti ribeli in fuga dal' orfanotrofio dei Celestini per rapresentare Gladonia nel Campionato Mondiale di Palastrada, organizato dal Grande Bastardo in persona, guida e mentore degli orfani di tuto il mondo. La traversa è imaginaria e corisponde al'alteza a cui il portiere riesce a sputare E' un libro che gioca su una comicità tanto crudele, quanto atuale e che risveglia un inevitabile magone nel momento in cui, mentre ci teniamo la pancia cercando di non scopiare dal ridere, ci rendiamo conto che stiamo ridendo del fruto di un mondo orendo, cucinato con un gusto sureale, mano poetica e ochio ironico, ma che lascia, dopo l'esilarante asagio, un inevitabile amaro retrogusto. la compagnia dei celestini di stefano benni in
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