le robe che ha detto
le robe che ha detto
Il 28 setembre l'uomo vene sentito per la prima volta dai carabinieri sula scomparsa di Sarah e dise di averla cercata in contrada Mosca, cioà là dove l'aveva in realtà sepelita, mentre le ricerche erano orientate ad Avetrana e sula litoranea. Conosco i particolari - dise agli inquirenti - perchà queli sono tereni miei . Michele Miseri avrebe tentato in diversi modi di far cadere su di lui l'atenzione per far capire che sapeva quale sorte fose tocata ala nipote. TRASCRIZIONE INTEROGATORIO DI MISERI MICHELE ANTONIO del 05.1.2010 PROC. PIETRO ARGENTINO Verbale di interogatorio di MISERI MICHELE ANTONIO del cinque novembre duemiladieci ale ore 15,32 sono presenti i publici ministeri dotori Pietro Argentino e Mariano Bucoliero, asistiti per la redazione del presente verbale da: LUOG.TE GIOVANI BARDARO: Luogotenente Bardaro Giovani. DOT.SA BRUZONE ROBERTA: Da Michele Miseri . Alora, come le altre volte prima che abia inizio l’interogatorio, io debo avertirla che le sue dichiarazioni,potrano sempre esere utilizate sempre nei suoi confronti.salvo da quanto disposto dal’articolo 6 coma primo, ha facoltà di non rispondere ad alcuna domanda, ma comunque il procedimento seguirà il suo corso. MISERI MICHELE: Se poso rispondere. MISERI MICHELE: Si. MARIANO BUCOLIERO: Naturalmente i fati che le si adebitano sono i fati che lei conosce tramite l’ordinanza di custodia cautelare che le à stata già notificata, con in più il discorso dela violenza sesuale, contestata in sede di ispezione, quindi i fati contestati li conosce bene. ripercorendo praticamente tuto l’iter signor Miseri, lei ha reso inanzi tuto due dichiarazioni ala polizia giudiziaria,una in data 28 setembre duemiladieci e sostanzialmente lei ripercore tuti i movimenti che lei avrebe fato nela giornata del 26 agosto duemiladieci. Poi lei à stato interogato dal giudice per le indagini preliminari e ha confermato sempre l’omicidio, l’ocultamento del cadavere e il vilipendio del cadavere e poi à stato sentito nuovamente dai publici ministeri quando abiamo fato quel sopraluogo finalizato al rinvenimento del luogo dove erano stati bruciati i vestiti di Sarah . in cui lei diceva sostanzialmente che Sabrina teneva ferma al’interno del garage la povera Sarah e in quel momento lei li meteva una corda nel colo e la strozava. MISERI MICHELE: Me lo diceva il dotore prima . MISERI MICHELE: Cioà . MISERI MICHELE: Il lavoro era ali Cuturi . MISERI MICHELE: No, c’à mio fratelo là . MISERI MICHELE: Si. MISERI MICHELE: Fino al’una . MARIANO BUCOLIERO: Si ricordi bene Michele . MISERI MICHELE: Sempre il 26? MISERI MICHELE: Dimitri Oronzo si . MISERI MICHELE: Lui stava lavando la machina . MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: no, sono andato a lavorare. MISERI MICHELE: Adeso vi spiego . perchà mio fratelo ha deto : ̴ devi andare al consorzio per prendere le latine del’olio ̴ . MISERI MICHELE: No, poi sempre . PIETRO ARGENTINO: eco ricordate bene su MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: Fino a che ora . MISERI MICHELE: A casa mia c’era . MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: Questo adeso no . MISERI MICHELE: Ana, Ana, Ana . MISERI MICHELE: Pisano . MISERI MICHELE: Ana Pisanò con Sabrina . MARIANO BUCOLIERO: Ma lei ha visto dentro la stanza dove stava Sabrina se c’era questa Ana Pisanò . MISERI MICHELE: No, io al cancelo l’ho vista . MISERI MICHELE: Io stavo uscendo dal garage mio . MISERI MICHELE: Dentro l’abitazione sono stato poco . mi ha deto : ̴ no, tanto devo andare ala zita ̵ . MISERI MICHELE: Si, ma tute le matine mi alzo presto . MISERI MICHELE: Si, circolavo però questa persona non l’ho vista se stava dentro . MISERI MICHELE: Sabrina c’era. MISERI MICHELE: Io sapevo che doveva andare a lavorare che . MISERI MICHELE: aposta ho deto penso che andava a lavorare . MISERI MICHELE: No, non poso escludere. MISERI MICHELE: No, quando mi alzo io . però non mi ricordo se quela matina à andata, però di solito quando so che quando si à butata a leto so che à andata a lavorare . MISERI MICHELE: A me mi ha deto che . MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: parli dela sera o dela matina? MISERI MICHELE: no, no mi alzo sempre io lei à rimasta a leto P.M. MISERI MICHELE: Lei usciva prima di me perchà lei andava lontano . MISERI MICHELE: Alora ci sono stati dei cambiamenti . MARIANO BUCOLIERO: Perciò quelo che ti ricordi tu d quela matina . MISERI MICHELE: Si, ma poi non sono andato più dentro la camera per vedere se stavano. MISERI MICHELE: O nel garage o fuori . MISERI MICHELE: dal consorzio . MISERI MICHELE: Biagio Caraglia . MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: ricevuta di solito non ne prendo mai . PIETRO ARGENTINO: Non ne prendete mai , va bene e . MISERI MICHELE: L’olio costa sei euro la latina . MISERI MICHELE: Due . MISERI MICHELE: Si. MISERI MICHELE: no, mi ha chiamato prima lui . MISERI MICHELE: mi ha chiamato lui e mi ha deto: ̴ visto che stai ancora ad Avetrana vedi se pasi dal consorzio e prendi due late di olio̵ . MISERI MICHELE: Verso le sei e meza. MISERI MICHELE: si, penso di si . MISERI MICHELE: si . MISERI MICHELE: si . PIETRO ARGENTINO: Va bene, quindi siete andato diretamente in campagna e avete trovato vostro fratelo, avete lavorato con lui sino a che ora . MISERI MICHELE: No, no . MISERI MICHELE: Ho deto l’una . MISERI MICHELE: Sicome abiamo cominciato già tardi la matina . MISERI MICHELE: . LUOG.TE ANTONIO CALO’: Alora, il 26 matina ale cinque e dieci c’à una chiamata fata da Michele Miseri al fratelo Carmine . MISERI MICHELE: Alora io ho chiamato . MISERI MICHELE: Si, però adeso di preciso che cosa era . LUOG.TE ANTONIO CALO’: La sua telefonata à ale cinque e dieci, poi il mesagio à dele cinque e undici . dato che lei stava dicendo poco fa che il fratelo la matina ale sei . Carmine à stato ascoltato da noi e ci ha deto che quela matina avete iniziato a lavorare verso le sei . lui se ne à andato in direzione di Avetrana e ricordo proprio con precisione quelo che ha deto . MISERI MICHELE: No, può esere vero cosà come sta dicendo asignuria perchà . MISERI MICHELE: . perchà lui à il fatore e lui dice quando dobiamo lasciare e quando . MARIANO BUCOLIERO: Quindi Carmine ha iniziato il lavoro ale cinque e meza sei sul fondo là . MISERI MICHELE: Ha iniziato prima penso . MISERI MICHELE: Si. MISERI MICHELE: Alora, quando sono arivato a casa, la prima cosa che ho fato io . MISERI MICHELE: Con la machina . MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: Va beh diciamo metà nel garage e metà in casa . MISERI MICHELE: no, nel portoncino d’ingreso . MISERI MICHELE: Si. MISERI MICHELE: Si. MARIANO BUCOLIERO: Eco l’orario abiamo deto che potevano esere le dodici le dodici e mezo . MISERI MICHELE: si. MISERI MICHELE: Quando sono entrato dentro c’à mia moglie che stava sul leto . MARIANO BUCOLIERO: Considera che sono le dodici, dodici e meza . quindi non stiamo parlando più dele tredici e trenta come la volta precedente perchà abiamo chiarito confermando quanto a deto Carmine che in efeti a casa sei ritornato intorno ale dodici, dodici e mezo . MISERI MICHELE: No, Cosima à tornata dopo Cosima . MISERI MICHELE: Io si, sono entrato dentro casa . PIETRO ARGENTINO: E vi siete lavato le mani MISERI MICHELE: eh . MISERI MICHELE: No, io di solito entro dentro cosà e me ne vado subito dentro il cucinino . MISERI MICHELE: Sabrina c’era . MISERI MICHELE: O stava lavorando o stava . MISERI MICHELE: rumori, rumori . MISERI MICHELE: Comunque può darsi pure eh . MISERI MICHELE: Perchà Sarah di solito a mezogiorno se ne va a casa che va a mangiare . MISERI MICHELE: Io ho mangiato . MISERI MICHELE: Si, io mangio da solo . MARIANO BUCOLIERO: Eh, però erano le dodici ,dodici e meza in questo caso . MISERI MICHELE: Si, tanto le padele che usano loro stano sempre separate diciamo . MISERI MICHELE: Dopo che ho finito di mangiare, dopo che ho finito di mangiare mi ha chiamato Sabrina . MISERI MICHELE: No, corda era . la corda solo che al togliere che ho fato io perchà aveva fato tanti nodi eh . MISERI MICHELE: L’ora . MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: Di solito l’orologio non lo guardo mai io quelo à il fato . però so solo che io come ho preso Sarah, ho fato in tempo ad andare e a ritornare e poi à arivata questa . MISERI MICHELE: . e dopo quanto tempo avete sentito Sabrina se stava giù in garage come avete fato a sentire ̴ papà vieni che à suceso qualcosa ̴ ? MISERI MICHELE: E’ salita sopra Sabrina . MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: ha deto: ̴ papà à sucesa una cosa . però secondo me per far vedere che à stato un suicidio gli ha meso la corda l’ha fata non lo so . MISERI MICHELE: Cosima stava a leto . MISERI MICHELE: Si. MISERI MICHELE: Sicurisimo . ha deto : ̴ papà vieni che à suceso qualcosa̵ . MISERI MICHELE: Cioà il corpo stava verso la strada capa al’aria diciamo e il resto stava giù. MISERI MICHELE: . però era libera di qua e poteva respirare benisimamente dico non penso che sia morta per la corda . Quando sono tornato ho sentito da Sabrina che non si trovava Sarah, Cosima era andata con sua sorela in ospedale per verificare eventualmente l’avesero presa soto e stava in ospedale o che sia . MISERI MICHELE: Che giocavano. MISERI MICHELE: In garage dice che giocavano . MISERI MICHELE: . no, di solito loro andavano sopra a stendere le robe e la corda penso che l’ha trovata là . MISERI MICHELE: lei forse ha simulato un suicidio . PIETRO ARGENTINO: Il problema à che sul corpo dela ragaza non si sono trovate altre . MISERI MICHELE: E alora l’ha dovuta stringere lei e poi a slegarla non lo so . PIETRO ARGENTINO: Ma lei non ha parlato con sua figlia, non si à fato spiegare tute le modalità ? bene e alora una volta che lei ha liberato il colo dela ragaza di questa corda che cosa ha fato lei e che cosa ha fato Sabrina? MISERI MICHELE: Sabrina à uscita fuori perchà dopo che . MISERI MICHELE: A me corda mi à sembrata che era . MISERI MICHELE: A me mi pare che era una corda . MISERI MICHELE: No, ma perchà la corda era grosa come la cintura. MARIANO BUCOLIERO: Ascoltami Michele . noi in questa sede non dobiamo cercare di contestarti di scavare dentro di te per sapere la verità contestandoti il tabulato o le dichiarazioni di tizio o di caio che sono contrastanti con le tue. per carità noi capiamo che à dificile perchà se tu devi dire veramente la verità devi coinvolgere Sabrina e probabilmente anche altre persone però o ci dici efetivamente e ti liberi una volta per tute come sono andate le cose e da questo momento tu inizi veramente un percorso per arivare a stare bene perchà al momento tu ancora non dicendo la verità non stai bene e fintanto che tu non dirai tuta. MISERI MICHELE: C’era un cinta . noi il contorno lo conosciamo tuto se lei non ci dice veramente la verità non sarà credibile questo à il problema più groso . MISERI MICHELE: E’ stato con la cinta . MISERI MICHELE: . MISERI MICHELE: . però io nel garage l’ho trovata le cose giuste l’ho trovata in garage, se poi à suceso da un altra parte non lo so . MISERI MICHELE: Se l’à tirata Sabrina in garage o c’à stata. MISERI MICHELE: l’amica di Sabrina, può darsi pure che stava in mezo non lo so. MISERI MICHELE: L’Angela . MISERI MICHELE: Spagnoleti . MISERI MICHELE: L’ho vista dopo con Sabrina, ma dopo che me ne sono andato io però . PIETRO ARGENTINO: Eh, Mariangela l’ha vista dopo MISERI MICHELE: Si. Prima domanda lei ha deto che si à meso a mangiare e ha finito di mangiare . noi sapiamo dale dichiarazioni che rende il papà di Sarah, che Sarah sarebe uscita ale ore quatordici . ale due meno dieci à ritornata ha mangiato in freta e furia un wurstel o un gordon blue non so che cosa sia e poi imediatamente à uscita dopo aver deto ala madre di aver ricevuto un mesagio da Sabrina che dovevano andare al mare. un testimone che con la sua fidanzata stava pasando per quela via e dice di aver visto Sarah ale quatordici e venticinque vicino al’ingreso dela palestra dela scuola che stava a pochi pasi dala sua abitazione che si stava dirigendo . Un'altra persona non dice di aver visto Sarah, ma verso ale quatordici e venti dice di esersi fermato davanti ala palestra dela scuola perchà doveva guardare un documento che stava afiso e di esersi acorto che a quel’ora ale sue spale stava caminando una persona . non ha fato in tempo a vedere se era un uomo o una dona perchà c’era una machina che li veniva di fronte per cui à stato un po’ atenzionato da questa autovetura per scansarla però quela persona ha visto che stava pasando una persona ale sue spale guardando con la cosa del’ochio. Quindi noi sapiamo che questa ragaza a casa sua almeno ale quatordici e trenta, almeno ale quatordici e trenta e cioà . MISERI MICHELE: Sabrina lo ha fato . MISERI MICHELE: penso . Sabrina dice : ̴ io nel momento in cui ho ricevuto il mesagio di Mariangela e siamo ale 14,23 ho fato altri e due mesagi a Sarah, prima un mesagio di risposta a Mariangela . MISERI MICHELE: Questo non lo so dire . e alora dimi Sarah a che ora à arivata a casa, perchà Sarah non può esere andata diretamente in garage . MISERI MICHELE: Comunque . PIETRO ARGENTINO: Eh, e che motivo aveva di andare soto il garage che se aveva apuntamento con Sabrina ale quatordici e trenta . DOT . Al Miseri ripetiamo di nuovo gli avisi casomai . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: diciamo verso l’una sono uscito. MICHELE MISERI: finito di pranzare. MICHELE MISERI: io al’una dormivo. MICHELE MISERI: stava pure lei. MICHELE MISERI: e . Poi, dopo che stavo dormendo, à venuta Sabrina a svegliarmi e ha deto ̴Papà , vieni un atimo che à suceso qualche cosa̵ e sono sceso. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, l’orario non. MICHELE MISERI: e dove. MICHELE MISERI: ha deto ̴Già comunque mi stava dando pure fastidio̵. MICHELE MISERI: ho deto ̴Sà , e mo la responsabilità chi à che se la prende? MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: ho tolto la cinta che aveva e ho meso un cartone sopra pure per la gente che pasava e a quel momento à venuta Mariangela e Sabrina à andata con Mariangela. Alora a quel momento io mi sono dato da fare per meterla nel cofano dela machina, l’ho coperta per bene, ho meso una zapa sopra se serviva e in quel momento là che ho aspetato à tornata di nuovo Mariangela e Sabrina e mi hano deto a me ̴Papà , à tornata Sarah?̵, ho deto io ̴No, non ho visto nesuno̵. La ragaza, Mariangela, dice che quando sono tornate la prima volta e cioà . MICHELE MISERI: perchà stavo aspetando loro e dovevo partire io. MICHELE MISERI: là era la cosa. Alora loro se ne sono andate e ho deto io a Sabrina per una scusa ̴Vedi che io sto andando a campagna e poi torno̵ e nel viagio che ho fato poi ho chiamato a mio fratelo, ho deto a mio fratelo ̴Vedi, se ti chiama mia moglie o mia figlia.̵. MICHELE MISERI: ho deto ̴Digli che io sono venuto che sono scapati i cavali̵, ho deto, perchà avevo. MICHELE MISERI: per me aveva litigato mia moglie. Poi, dopo, ho chiamato di nuovo a Carmelo, mi pare che ho chiamato di nuovo o lui mi ha chiamato non mi sto ricordando . MICHELE MISERI: e voleva sapere, ha deto ̴Beh? MICHELE MISERI: ho deto con mia moglie e mia figlia. MARIANO BUCOLIERO: e non hai deto a Carmelo perchà ? MICHELE MISERI: no, non gli ho deto perchà che senò si riempiva già a tute le parti. MICHELE MISERI: sà , con mia moglie sà , avevo litigato, ma non per Sarah però. MICHELE MISERI: avevo litigato . Io quando do una parola ad uno à una parola ̵ ho deto -, devo andare ogi e non domani̵. Poi che la cosa à andata cosà e ho deto ̴ Me ne sto andando ̵ ho deto io -, tanto ha chiamato mio fratelo ̵. MICHELE MISERI: Sarah stava nela machina. MICHELE MISERI: no, per telefono. MICHELE MISERI: per telefono ha chiamato mia moglie. MICHELE MISERI: quando io già stavo con Sarah vicino al pozo. MARIANO BUCOLIERO: sà , ma la chiamata à ale 15:28. MICHELE MISERI: l’ho fata prima io la chiamata a Carmine. MICHELE MISERI: con mia moglie. Che mi ha deto che avevano fato la denuncia che Sarah non si trovava ed io ho deto ̴ à logico che la doveva fare la denuncia̵ ma Sarah ce l’avevo ancora io. MICHELE MISERI: alora quando sono andato al pozo. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: la corda sta . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, sta ancora nel garage. MICHELE MISERI: quela non l’ho distruta perchà quelo che dovevo distrugere erano le cose . MICHELE MISERI: la corda c’à . MICHELE MISERI: o sta apesa al chiodo nel garage o sta . MICHELE MISERI: sà , sà . LUOG.TE ANTONIO CALO’: senta, Michele, e la cinta che ha deto poco fa? MICHELE MISERI: la cinta pure ho deto che io l’avevo lasciata pure nel garage. MICHELE MISERI: una cinta di pantalone. MICHELE MISERI: no, era mia. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: mo bisogna vedere se Sabrina l’ha tolta o c’à , quindi quanto andiamo a vedere. MICHELE MISERI: ho chiuso il pozo, ho meso dei segnali come. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: quando ho tolto il telefonino me lo sono meso nela machina. MICHELE MISERI: no, stava stacata. MICHELE MISERI: e non . MICHELE MISERI: sà . Alora il cover di dietro si à bruciato, il cover di dietro si à bruciato . MICHELE MISERI: il coperchio dela bateria. MICHELE MISERI: la bateria si à trovata nela machina che al’altro giorno sono pasato di là e l’ho lasciata dove l’abiamo trovata. MICHELE MISERI: no, no . MICHELE MISERI: no, no, non lo steso giorno. MICHELE MISERI: il giorno dopo, perchà sono andato nel mio tereno e l’ho lasciata là . MICHELE MISERI: sempre nela cantina si rivolge? MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà , perchà io come ho alzato il coso si à tolta la bateria. MICHELE MISERI: sono due pezi. MICHELE MISERI: e sà , difati io quando l’ho alzato à caduta la bateria. MICHELE MISERI: era in tera quando squilava. MICHELE MISERI: sà . Sà , perchà quando l’ho alzato si à . MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: e se n’à andato a tera. à vero che la colpa me la stavo prendendo tuta io però io stavo morendo, alora io il telefono l’ho meso davanti ala Caserma dei Carabinieri la prima volta ed à rimasto più di una setimana. MICHELE MISERI: se trovavano il telefonino - dicevo io no? MICHELE MISERI: io ho telefonato a Sarah da. MICHELE MISERI: a Valentina, perchà Valentina non sapeva niente. MICHELE MISERI: ho deto io ̴ Digli a Sabrina: Sarah. MICHELE MISERI: Sabrina. MICHELE MISERI: sà . MARIANO BUCOLIERO: ascolta, Michele, quando tu arivi in cantina e Sarah sta a tera, vicino a te sta Sabrina. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, ma à pasato poco tempo e lei se n’à andata e io ho basato il portone e lei se n’à andata la prima volta. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: una decina di minuti apena sà e no se erano. MICHELE MISERI: eh, per dieci minuti à rimasta nel garage. MICHELE MISERI: lei stava atenta se pasava qualcuno e io ho trovato il cartone per meterlo sopra. MICHELE MISERI: poi, quando ho fato con il cartone, lei à uscita e ha deto ̴ Tanto mo viene Mariangela ̵. MICHELE MISERI: e lei à uscita fuori. MICHELE MISERI: il celulare ha squilato che . MICHELE MISERI: il celulare non mi ricordo, dopo . MICHELE MISERI: il celulare. MICHELE MISERI: da quand’à uscita fuori Sabrina. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: ma se io stavo dormendo, se lei à venuta. MICHELE MISERI: nel garage sempre ci andavano. MICHELE MISERI: sempre ci andavano. MICHELE MISERI: a volte c’erano i gati, una volta prendevano il mangiare da dare ai gati, sempre . MICHELE MISERI: le robe, andavano a stendere le robe sopra pure. MICHELE MISERI: a mare l’ho saputo dopo io, che dovevano andare a mare. MICHELE MISERI: in quel giorno là . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: quando mi sono meso sula sdraio. MICHELE MISERI: poteva esere l’una, l’una e dieci. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: io stavo dormendo e lei esce dal coridoio e non . MICHELE MISERI: può esere pure che à uscita dala parte da dietro. MICHELE MISERI: no, quando va a mare dice. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: se sta la madre dice ̴Ma’, stiamo andando a mare noi̵. MICHELE MISERI: non ha deto niente. MARIANO BUCOLIERO: à suceso qualche volta che tu stavi dormendo, lei doveva andare a mare e ha deto ̴Papà , me ne sto andando a mare io̵? MICHELE MISERI: ma se stavo dormendo non ho sentito niente lo steso. MICHELE MISERI: sà , l’ha deto. MICHELE MISERI: l’ha deto, l’ha deto. MICHELE MISERI: l’ha deto. MICHELE MISERI: non ha deto niente. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà , era agitata, ma io pensavo che fose suceso che era capitato qualche gato soto la machina come al solito. MICHELE MISERI: mi sono impaurito più io di lei. MICHELE MISERI: sà , siamo andati corendo. PIETRO ARGENTINO: e quando siete andati al garage siete pasati dal’interno, dala porta che poi . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: tuti e due siamo usciti. MICHELE MISERI: no, questo non lo ricordo. MICHELE MISERI: non ci ho fato caso. MICHELE MISERI: a questo non ci ho fato caso. MICHELE MISERI: Sabrina di solito stava diciamo come palo, se pasava qualcuno dala strada. MICHELE MISERI: sà , aveva il celulare in mano. MICHELE MISERI: alora io sono andato a prendere prima il cartone, perchà il cartone ce l’avevo dietro, per coprire,. MICHELE MISERI: sempre dietro nel garage. MICHELE MISERI: mi dispiaceva che io già ero uomo grande e lei era . MICHELE MISERI: no, ho deto io ̴ Non dire niente a nesuno. MICHELE MISERI: che hano interoto. Perchà lei mi chiamava sempre e diceva ̴Ma che hai combinato?̵ e io lo spegnevo il celulare e vedevo che era Sabrina. MICHELE MISERI: il garage sta aperto. MICHELE MISERI: e il garage rimane aperto. MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: no, tanto là non ruba nesuno. MICHELE MISERI: no, il celulare dala prima sera io sono pasato vicino ala Caserma e l’ho lasciato davanti ala Caserma, il celulare di Sarah, però solo che non à stato mai trovato. MICHELE MISERI: poi di là l’ho portato ad un distributore sula strada di Manduria, che là c’à pure un cafà non so se sapete ,. AVOCATO GALOPA: sà , sà , sà . MICHELE MISERI: .e nemeno là à stato trovato. Poi l’ho portato ad un autolavagio, vechio autolavagio, che là per fortuna abita pure Ivano, che non sapevo nemeno che abitava là senò l’avrei neanche portato, e l’ho lasciato là e niente. Ala matina poi, visto che dovevo andare in zona, visto che il celulare c’era ancora là , me lo sono portato dove ho lavorato. PIETRO ARGENTINO: alora, signor Miseri, adeso mi segua: quela cinghia ha deto che era una cinghia sua. MICHELE MISERI: no, quela stava in garage. MICHELE MISERI: sà , quela. MICHELE MISERI: quela era vechia. MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: mah, mo il colore non me lo dire che là c’à polvere, c’à tuto. MICHELE MISERI: alora, quando io dormo c’à la televisione acesa no? MICHELE MISERI: mo mi sono abituato che vado a dormire con la televisione acesa. MICHELE MISERI: quele sono. MICHELE MISERI: no, non sono dei grafi. MICHELE MISERI: non c’à nà grafio e nà niente più qua. MARIANO BUCOLIERO: sà , sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: ah, sà , questo. MICHELE MISERI: e’ proprio che la uso proprio questa parola, non lo so perchà . MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: no, ma non ci siamo risposti. MICHELE MISERI: sà , perchà . MICHELE MISERI: ah sà ? MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: la Vodafone. MICHELE MISERI: ma cosà . MICHELE MISERI: ah, ho deto io ̴Che per caso che da sopra la Riforma à pasata qualche machina sospeta che c’era Sarah dentro?̵. E senti, questa à la domanda: che necesità hai di chiamare tuo nipote a dire una cosa del genere quando tu sapevi benisimo che Sarah aveva fato la fine che aveva fato? MICHELE MISERI: no, perchà la . MARIANO BUCOLIERO: eh, e va beh’, ma non ha senso che tu gli dici ̴Sarah à sparita̵ se tu già sapevi quelo che purtropo era acaduto. MICHELE MISERI: ma non ce l’ho fata. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: certamente la volevo violentare ma non ce l’ho fata. MICHELE MISERI: l’ho rivestita di nuovo. MICHELE MISERI: non avevo il coragio. MICHELE MISERI: io. MICHELE MISERI: non mi crede nesuno. MICHELE MISERI: non mi crede nesuno perchà una volta che l’ho spogliata chi à che mi crede? MICHELE MISERI: forse ho sbagliato, non. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no . PIETRO ARGENTINO: voglio dire, ai fini dela sua credibilità , se lei ci dice feserie, ci dice cose non vere poi, se si scopre che invece avete deto una feseria, poi viene meno la sua credibilità . Per questo io più volte la sto invitando a dire la verità , tuta la verità . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà , però non . MICHELE MISERI: non ho avuto il coragio. MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: e l’ho portata al pozo. MICHELE MISERI: sà . PIETRO ARGENTINO: senta, Michele, alora, una volta che l’hai butata nel pozo poi sei ritornato . MICHELE MISERI: mi pare che ha deto ̴Dove ti trovi?̵. MICHELE MISERI: io ho deto ̴Io sto ancora in campagna̵ però non sapevano. MICHELE MISERI: non era vero. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: mia moglie ha deto che aveva fato la denuncia che Sarah non si trovava. MICHELE MISERI: ho deto ̴à normale che si doveva fare la denuncia̵. MICHELE MISERI: sà , solo questo. MICHELE MISERI: sà , sà , sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: a bruciare la roba. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MARIANO BUCOLIERO: la bateria lei ha deto che l’ha fato il giorno dopo. MICHELE MISERI: la bateria il giorno dopo l’ho mesa. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, quando sono andato al’altro fondo avevo fato i campioni del’uva che si doveva fare la gradazione che si doveva cominciare la vendemia. MICHELE MISERI: quando sono andato a. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: il giorno dopo. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: i fagiolini prima, sà . MICHELE MISERI: con mio cognato. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: quatro, quatro e meza potevano esere. MICHELE MISERI: no, non era. MICHELE MISERI: no, non sapeva . MICHELE MISERI: non era programato che dovevo andare. MICHELE MISERI: sà . Dopo aver racolto i fagiolini io ho fato un gireto cosà , sono andato a portare il celulare vicino ala Caserma dei Carabinieri, mio cognato se n’à andato a casa a vendere i fagiolini, Sabrina l’ho vista che girava sempre con gli amici suoi e poi me ne sono andato a casa, mia moglie mi ricordo che aveva preparato qualcosa e ha deto a me ̴Perchà non mangi?̵, ho deto ̴No, non ho fame̵ perchà non scendeva niente e mi sono meso sopra la sedia sdraio e là sono rimasto fino ala matina. MICHELE MISERI: la seconda sera. MICHELE MISERI: il sucesivo noi volevamo trovare la carta. MICHELE MISERI: la Sim che stava dentro. MICHELE MISERI: alora Sabrina scopava, faceva i muchieti, e io con il cestelo che pulivo se . MICHELE MISERI: non c’era Cosima. MICHELE MISERI: e penso di sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: lei. MICHELE MISERI: nel celulare. MICHELE MISERI: Sabrina ha deto ̴Forse.̵. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: alora, io - mo scusa un poco - ho guardato di dietro e ho visto. MICHELE MISERI: quando l’ho meso al fuoco ho deto io ̴Mancava la carta del telefono̵. MICHELE MISERI: a Sabrina. MICHELE MISERI: ala . MARIANO BUCOLIERO: e perchà non l’avete fato la sera stesa che era importante trovare questa Sim? MICHELE MISERI: e la sera stesa non si vedeva bene, era tropo tardi. MICHELE MISERI: al mio, per esempio, se tolgo la bateria si vede. MICHELE MISERI: e a quelo di Sarah invece non . MICHELE MISERI: io ho deto che mancava e Sabrina ha deto ̴Alora dobiamo girare e trovarla̵. MICHELE MISERI: non si vedeva, era tropo buio, perchà una sola lampadina c’à . MICHELE MISERI: no . MICHELE MISERI: sempre al’altro giorno però più ala luce. MICHELE MISERI: ale quatro, cosà , che poi Cosima à andata a Manduria a fare la spesa con sua sorela. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: ha deto ̴O à saltata a qualche parte opure sta nela machina̵, cioà a me ha deto ̴Sta nela machina̵. MICHELE MISERI: lei ha cercato poi nela machina. MICHELE MISERI: ha deto che non ha trovato niente. MICHELE MISERI: no, Sabrina non . MICHELE MISERI: Sabrina. MICHELE MISERI: una specie di maglieta che scendeva. MICHELE MISERI: no . MICHELE MISERI: non lo so. PIETRO ARGENTINO: alora, l’uficio dà ato che ale ore 17:40 sono intervenuti il Procuratore dela Republica dot. MICHELE MISERI: no, quando. MICHELE MISERI: si à alontanata dal garage quand’à venuta. MICHELE MISERI: ha deto. MICHELE MISERI: ha deto ̴Io devo uscire che mo ariva Mariangela̵. MICHELE MISERI: Sabrina ha deto cosà . MICHELE MISERI: penso che quando ha squilato il telefono sono andate da. MICHELE MISERI: nela machina con. MICHELE MISERI: no . MICHELE MISERI: no, non l’ho vista. MICHELE MISERI: quando io esco la seconda volta, che ho meso il cartone sopra, ho visto che c’era Mariangela. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: à cosà . Posibile che lei in quarantadue giorni non ha parlato con sua figlia per chiederle ̴Ma perchà l’hai fato?̵ MICHELE MISERI: non l’ho fato, non l’ho fato. MICHELE MISERI: non l’ho fato perchà io stavo nervoso io e più nervosa per lei. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: il giorno prima. MICHELE MISERI: non mi ricordo. MICHELE MISERI: sà , litigi forti c’erano quasi speso. MICHELE MISERI: dele volte sempre da mia moglie. MICHELE MISERI: e perchà grida sempre a Sabrina. MICHELE MISERI: rimprovera Sabrina. MICHELE MISERI: no . MICHELE MISERI: l’ho deto solo alora, al’inizio, e poi non l’ho deto più. MICHELE MISERI: niente, non ha saputo niente,niente. MICHELE MISERI: mi devi credere. MICHELE MISERI: no, ma nemeno da Sabrina penso. MICHELE MISERI: non penso proprio. MICHELE MISERI: per quela porticina devi spostare prima tuti i bidoni,. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: c’à più fatica che la esci di là che andare dal garage. MICHELE MISERI: à tropo. TE ANTONIO CALO’: signor Miseri, mi scusi, - luogotenente Calò ̵ lei prima ha deto ̴Non abiamo sentito grida perchà io dormivo con il televisore aceso e mia moglie dormiva con il televisore aceso̵. MICHELE MISERI: una nel saloto, una nela stanza sua e una in cucina. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, io sono andato ̵ come ho deto ̵ a portare la bateria ala Caserma dei Carabinieri. MICHELE MISERI: la bateria. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: non sono tornato tardi perchà poi ho lasciato. MICHELE MISERI: potevano esere le sei. MICHELE MISERI: con il celulare o senza? MICHELE MISERI: se ha chiamato di sopra sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, questo non lo ricordo. PIETRO ARGENTINO: e quando lei stava già ad Avetrana, perchà la cela che viene aganciata in questo caso à la cela sempre di via Grazia Deleda 2. MICHELE MISERI: alora . MICHELE MISERI: Sarah. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: non mi sta venendo a mente. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: di solito. MICHELE MISERI: di solito, quando non risponde mia moglie, chiamo mia figlia, che stano insieme. MICHELE MISERI: ha risposto mia moglie? MICHELE MISERI: non mi ricordo mo che. MICHELE MISERI: non ricordo. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: la mano. MICHELE MISERI: la mano, sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: ̴Non si fano̵. MICHELE MISERI: no, non l’ha deto. MICHELE MISERI: non l’ha deto a Sabrina. MICHELE MISERI: no . MICHELE MISERI: perchà . MICHELE MISERI: sicome che Sabrina si lamentava sempre che Sarah non portava mai soldi e pagava sempre lei, alora io le ho dato 10 euro a Sarah e ho deto ̴Sarah, vedi questi 10 euro? Sarah le ha portate a casa e le ha lasciate e Sabrina mi ha deto ̴Non devi dare più soldi a Sarah perchà lei li ha lasciati a casa e sempre io ho pagato̵. MICHELE MISERI: quindi non se le teneva Sarah, si. PIETRO ARGENTINO: quindi però non mi conferma quelo che ha dichiarato quando eravate al’interno del garage, perchà lei ha deto durante l’interogatorio che abiamo avuto preso il Comando Compagnia Carabinieri di Manduria e poi. Avrebe deto sostanzialmente che quando lei si trovava in garage si sarebe vista Sarah che avrebe deto ̴Ciao zio̵ e le avrebe meso la mano sul pube. MICHELE MISERI: no, non si à verificato. MICHELE MISERI: no . MICHELE MISERI: no, stavamo giocando cosà . MICHELE MISERI: perchà quela stuzicava sempre diciamo, sempre tocava e faceva. MICHELE MISERI: sà . Alora, sicome che Blaiota mi andava cercando a me e io gli disi ̴Se avete bisogno di me io sto più giù qua̵ però non gli avevo deto la zona - che noi là diciamo la Lupara, li dumani, tante zone - e alora Blaiota ha chiamato a Sabrina quanto mi chiamava a me se andavo in Caserma. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: mi ha deto sempre ̴Ma il celulare da dov’à uscito?̵. Ho deto io ̴E che so io se à quelo o à un altro so che il celulare là à uscito ̵. Ho deto ̴Io, per me, l’ho bruciato ̵ ho deto -, non penso che à quelo̵ e quela poi si à calmata un poco quando il celulare poi à stato. MICHELE MISERI: il fato à che io. MICHELE MISERI: quando il celulare hano deto che l’hano preso . MICHELE MISERI: me l’ha deto il giorno del celulare. MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: e basta. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: che sei io . l’ho deto a posta, ho deto ̴Dile a Sabrina il celulare di Sarah aveva un lucheto e una cosa di lingueta sopra al telefonino?̵ e io l’ho sentita ̴Di dove sta uscendo mo questo celulare?̵. MICHELE MISERI: quindi che il celulare era quelo. MICHELE MISERI: no, lei se n’à andata con Ivano, se n’à andata con. MICHELE MISERI: ma quela se n’à andata lo steso. Alora, lei va con Blaiota, Blaiota prende questo celulare, non le fa sapere se era il celulare di Sarah perchà telefona al suo comandante di Stazione e al comandante di Stazione chiede conferma sul’IMEI, otiene la risposta positiva però non gliela esterna a lei questa risposta, lei non lo sa da Blaiota che quelo era il celulare di Sarah. MICHELE MISERI: però l’ha saputo quando à stata a Taranto, perchà quel giorno c’era mia moglie. MICHELE MISERI: e l’hano saputo già di là , dice ̴Il celulare di Sarah era̵. MICHELE MISERI: da Taranto. MICHELE MISERI: da Taranto. MICHELE MISERI: cosa. MICHELE MISERI: perchà c’era. MICHELE MISERI: alora hano fato queste chiamate. MICHELE MISERI: no, perchà . MICHELE MISERI: non c’era.? MICHELE MISERI: però dopo, dopo, io ho chiamato a Valentina e ho deto ̴Vedi che non era il celulare di Sarah̵. MICHELE MISERI: non so se la chiamata c’à . MICHELE MISERI: c’à questa. MICHELE MISERI: a Sabrina l’ho fato io. MICHELE MISERI: e Sabrina. MICHELE MISERI: il mesagio. MICHELE MISERI: mah, mo questo non lo so. MICHELE MISERI: era sicuro. MICHELE MISERI: cosà . MICHELE MISERI: cioà infilata cosà stava, no? MICHELE MISERI: non ci stava nel buco. MICHELE MISERI: era. MICHELE MISERI: no, un giro solo mi pare che era. MICHELE MISERI: la facia rivolta sul tereno. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: la teneva di qua. MICHELE MISERI: mo questo non lo so spiegare. MICHELE MISERI: cioà non. MICHELE MISERI: lei à facia a tera cosà . MICHELE MISERI: sà , era inserita cosà però questo. MICHELE MISERI: sà , sà , sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: cosà . MICHELE MISERI: le gambe stavano atorcigliate. MICHELE MISERI: cioà atorcigliate, non stavano drite. MICHELE MISERI: eh, sà . MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: no, il ginochio uno era piegato e l’altro era disteso. MICHELE MISERI: le scarpe ce le aveva afianco. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: lo zaineto ce l’aveva ancora a spala Sarah. MICHELE MISERI: quando l’ho portata io. MICHELE MISERI: sà , ho caricato sula machina tuto come stava. MICHELE MISERI: la cinta. MICHELE MISERI: questa io l’ho tolta. MICHELE MISERI: dopo, come l’ho tolta, l’ho mesa nel garage. MICHELE MISERI: sà , sà , sà , sà . MICHELE MISERI: sà , sà , sà . MICHELE MISERI: a meno che se non l’ha fata sparire Sabrina, quelo che ho deto, perchà io da quand’à che manco. MICHELE MISERI: no, quando scendi dal lato sinistro no? MICHELE MISERI: dove c’à tanto. MICHELE MISERI: ma non . MICHELE MISERI: non ci ho guardato, guarda. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: perchà mi era rimasto impreso. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: alora, la cinta. MICHELE MISERI: cosà , davanti. MICHELE MISERI: ho meso la mano . MICHELE MISERI: l’ho sfilata e poi l’ho tolta cosà . MICHELE MISERI: i capeli ce li aveva con quei fiochi che usano i paruchieri là . MICHELE MISERI: con la pinza. MICHELE MISERI: mah, non lo so mo quela se sta nela cisterna. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà , ce l’aveva, ce l’aveva. MICHELE MISERI: aveva . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sta nel garage quela. MICHELE MISERI: cioà non l’avete trovata la corda? MICHELE MISERI: alora, la corda sta o fra il tratore e là opure sta nel cofano dela machina di mia moglie che l’abiamo usata ala vendemia. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sempre dal lato dove c’à tute quele buste apese, dal lato sinistro. MICHELE MISERI: apesa . MARIANO BUCOLIERO: quando lei ha preso la cinta e l’ha tolta dal colo di Sarah dove stava Sabrina? MICHELE MISERI: no, Sabrina non c’era più. MARIANO BUCOLIERO: e non le ha mai chiesto Sabrina che fine ha fato la cinta? MICHELE MISERI: a meno che se ha deto . MARIANO BUCOLIERO: sà , ma io voglio sapere questo: se Sabrina ha mai chiesto. MICHELE MISERI: non ha mai chiesto. MICHELE MISERI: sicuro che ha deto pure che stava nel pozo. MARIANO BUCOLIERO: ed à sicuro che quando lei toglie la cinta, tu togli la cinta dal colo dela bambina non ci sta Sabrina? MICHELE MISERI: no, non c’à Sabrina. MICHELE MISERI: era uscita. MICHELE MISERI: à rimasta pochisimo. Ho aperto il portone, ho rientrato la machina - mi pare che l’avete fato una volta lo schizo ̵, ho entrato la machina cosà e ho basato il portone cosà davanti ala strada che non si vede e l’ho mesa dentro. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, a tute e due le parti si apre. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: dopo ha squilato. MICHELE MISERI: dopo ha squilato il celulare. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà , già apesa al muro. MICHELE MISERI: dopo à squilato. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: ho meso il cartone sopra. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: ho meso il cartone e ha deto ̴Mo me ne devo andare che mo viene Mariangela̵. MARIANO BUCOLIERO: sà , però atenzione, lei ha deto che Sabrina se n’à andata prima che sfilase la cinta dal colo. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: non l’ha vista proprio. MICHELE MISERI: no, secondo me lei ha squilato quando se n’à andata. MICHELE MISERI: con la. LUOG.TE ANTONIO CALO’: scusi, prima il signor Miseri ha deto che stava Sabrina, faceva il palo,. MICHELE MISERI: quando stavo metendo il cartone. MARIANO BUCOLIERO: perciò, MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MARIANO BUCOLIERO: la prima fase à quando prendi la cinta, la togli dal colo e la meti al muro. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: no, no, stava. MICHELE MISERI: quela del cartone. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: e dopo tolgo la cinta. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: però io ho meso il cartone che non pasase nesuno per la strada. MICHELE MISERI: ho meso prima il cartone. MICHELE MISERI: ho meso il cartone. MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: no, non c’à più. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: dopo un poco. MICHELE MISERI: dopo un poco à squilato . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: dopo che io ho tolto la cinta. MICHELE MISERI: sà . MARIANO BUCOLIERO: quindi queste sono le due operazioni che fa lei, prende il cartone e lo mete sula bambina, poi le alza la testa delicatamente e le esce fuori la cinta. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: alora, il tempo che ho meso l’altro cartone nela machina, perchà ne ho mesi due. MICHELE MISERI: in quel tempo là à squilato il telefono. MICHELE MISERI: però come l’ho alzato si . MICHELE MISERI: alora, Sarah stava cosà , con la testa vicino al portone e il telefono stava fra il muro . MICHELE MISERI: non stava proprio. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, drita stava. MICHELE MISERI: come stava il tratore. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: vicino al muro stava. MICHELE MISERI: evidentemente ha dovuto cadere di là il celulare o. MICHELE MISERI: se lo guardi sta sula destra. MICHELE MISERI: esato, alora me ne sono acorto, quando ha squilato. MICHELE MISERI: no, ho preso la . PIETRO ARGENTINO: signor Miseri, lei prima mi ha deto che quando à arivato sul posto e ha visto la bambina morta si à rivolto a Sabrina dicendole ̴Ma che cosa hai fato?̵ e lei avrebe risposto ̴Tanto mi stava dando fastidio̵. MICHELE MISERI: ̴Mi stava dando fastidio̵. MICHELE MISERI: poi a quel momento, quando stano quele cose cosà , non ci stai badando. MICHELE MISERI: ero agitato, ero agitato più io di lei. MICHELE MISERI: ho deto ̴Ma cos’à che hai combinato?̵ e ha deto ̴Tanto mi stava dando fastidio̵. MICHELE MISERI: io ho deto. io ho deto ̴Tu mo hai fato una cosa del genere e chi se la deve prendere mo tuta questa responsabilità ? MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, non ha deto ̴Sà ̵. MICHELE MISERI: à rimasta male perchà io ho deto ̴Mò la responsabilità me la devo prendere io, no?̵. MARIANO BUCOLIERO: scusa, Michele, in quel momento, quando tu entri, - va bene? MICHELE MISERI: cosà . MICHELE MISERI: la lingua stava dentro. MICHELE MISERI: perchà non si . MICHELE MISERI: e non si muoveva. MARIANO BUCOLIERO: chi ti ha deto che era morta se te l’ha deto qualcuno ? MICHELE MISERI: perchà se io la tocavo cosà non si muoveva per niente. MARIANO BUCOLIERO: sà , sà , questo à chiaro. MICHELE MISERI: era fredo. MICHELE MISERI: era freda. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, Sabrina non mi ha deto niente. MICHELE MISERI: .che non. MICHELE MISERI: non dava segni di vita. MARIANO BUCOLIERO: però, scusami Michele, cioà Sabrina viene in cucina, ti chiama, mentre state facendo il tragito non dice niente? MICHELE MISERI: non so nemeno quanto tempo à che stava facendo quela cosa pure. MICHELE MISERI: ha deto che. MICHELE MISERI: mi ha deto ̴Cori che à suceso qualche cosa̵. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: ha deto ̴Papà , cori che à suceso qualche cosa̵. Ha deto ̴Stavamo giocando con la Sarah ̵ ha deto -, à scivolata ̵ ha deto ̵ e. MICHELE MISERI: sà , però le bracia io, quando le ho solevate, cadevano cosà lo steso, non. MICHELE MISERI: e va beh, e quando facevo cosà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: .la pele non si muoveva per niente. MICHELE MISERI: che tocavo la . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: l’ho streto per vedere. MICHELE MISERI: no, Sabrina non c’era. MICHELE MISERI: Sabrina, no, mi aveva deto già che era morta. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: e poi io l’ho tocata, l’ho fata e ho visto che non c’era segno. MICHELE MISERI: ho deto io ̴Sabrina, ma che hai fato?̵. MICHELE MISERI: sà , ̴Tanto à morta̵. MICHELE MISERI: che era suceso. MICHELE MISERI: no, nervosa . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: di .? MICHELE MISERI: no, il fato di palo non . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: io ho preso il cartone. MICHELE MISERI: dopo . MICHELE MISERI: dopo che ho meso il cartone lei ha deto ̴Devo uscire che mo viene. MICHELE MISERI: no, non ho visto dove va. MARIANO BUCOLIERO: prendi la cinta e togli la cinta e la meti al chiodo. MICHELE MISERI: sà , al chiodo. MICHELE MISERI: e suona il celulare. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: io lo voglio prendere. MICHELE MISERI: l’ho mesa nel bagaglio. MARIANO BUCOLIERO: sà , eh, quindi lei ha aperto il portone. MICHELE MISERI: ho meso un cartone soto, ho meso Sarah sopra e poi un altro cartone più grande sopra, che non si vedeva niente, era tapato da tuti i lati. MICHELE MISERI: sà , con tuto lo zaineto. MICHELE MISERI: le scarpe no, le scarpe forse sono andate a finire ala spazatura. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, le scarpe ala spazatura sono state butate. MICHELE MISERI: no, forse da Sabrina, perchà non. MICHELE MISERI: perchà non c’erano. MICHELE MISERI: no, forse . MICHELE MISERI: .quando Mariangela ha deto che non ci stavano sempre asieme no? MICHELE MISERI: no, le scarpe non lo so che fine hano fato. PIETRO ARGENTINO: e perchà prima, precedentemente, mi ha deto che le scarpe, con la corda con cui era stata strozata Sarah, lei le aveva butate nela spazatura? MICHELE MISERI: non vera. MICHELE MISERI: perchà . MICHELE MISERI: perchà non era . MICHELE MISERI: non ero io il colpevole e non sapevo. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: se invece avevo fato altri reati può darsi che sapevo come si doveva comportare. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: io ho deto. MICHELE MISERI: non so. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: può esere pure che stano soto la cantina. MARIANO BUCOLIERO: ma quando lei ci ha racontato tuto il fato quela sera perchà non ha deto subito che era stata Sabrina? MICHELE MISERI: perchà . MICHELE MISERI: però mi volevo confidare lo steso ma non ce la facevo. MICHELE MISERI: non volevo coinvolgere Sabrina e mi stavo caricando tuta la colpa io. MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: mi pare che Mariangela à pasata con la machina, che dovevano andare non lo so dove. MICHELE MISERI: non . MICHELE MISERI: non ci ho badato proprio. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, non ci ho badato proprio. MICHELE MISERI: a questo non ci ho fato caso. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: al garage. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sempre con la machina vado pure. MICHELE MISERI: .c ’era Sarah. MICHELE MISERI: e sono andato giù a . MICHELE MISERI: con la machina. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: apro la porta del garage. MICHELE MISERI: no, nel garage. MICHELE MISERI: una decina di minuti. MICHELE MISERI: il sechio,. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: ho preso due casete, il sechio, il filo dela corda che i fagiolini sono queli lunghi che li atachi. MARIANO BUCOLIERO: ma quando lei inizia a metere la prima cosa nel cofano, quando ritorna nel garage, il cofano lo chiude, torna e riapre? MICHELE MISERI: no, fino a che non scarico lo lascio aperto. MICHELE MISERI: no, lo chiudo. MICHELE MISERI: sa perchà ? MICHELE MISERI: i pistoni non. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: si chiude da solo. MICHELE MISERI: una maza devo metere, una. MICHELE MISERI: no . MICHELE MISERI: no, ho preso prima una caseta. MICHELE MISERI: quatro - cinque volte più o meno. MICHELE MISERI: no, le dovevo. MICHELE MISERI: perchà il garage à pieno. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: cioà non à che stavano tuti ad una parte. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: la luce si acende da. LUOG.TE ANTONIO CALO’: scusa, Michele, quel giorno che facemo il sopraluogo sei salito su una scaleta e hai avitato la. MICHELE MISERI: no, quela à un’altra luce. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: là c’à l’interutore. MICHELE MISERI: quelo del pozo artesiano à . MICHELE MISERI: opure si vede come una . MICHELE MISERI: no, no, no, sta di fuori proprio. MICHELE MISERI: al’alteza di tera. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: l’interutore . MICHELE MISERI: no, non devi scendere lo scivolo, sta dal’altro lato. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . Ha aperto con la chiave il garage, à entrato per due o tre pasi, ha aperto lo sportelino sula destra e che ha fato? MICHELE MISERI: ho preso la casa. MICHELE MISERI: ah, la luce. MICHELE MISERI: la luce, sà . MICHELE MISERI: la lampadina sta ala scala. MICHELE MISERI: la scala che ti porta sopra. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: quel giorno che abiamo fato l’ispezione io non capivo niente con i tranquilanti che avevo. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: quela di giù. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: à quelo che sto dicendo. MICHELE MISERI: non l’abiamo visto. MICHELE MISERI: quando sali per la scala c’à l’interutore. MICHELE MISERI: no, quela non l’ho acesa. MICHELE MISERI: ho aceso quela soto. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, le lampadine che stano vicino qua stano sopra ala scala. MICHELE MISERI: c’à la scala che va sopra? MICHELE MISERI: nesuno ha visto.? MICHELE MISERI: nesuno ha visto.? MICHELE MISERI: à dove ci sono i pomodori. MICHELE MISERI: sà . : sà , sà . Sà , sà , sà , adeso ho capito. MICHELE MISERI: sempre dal lato dove c’à la lampadina, perchà li apogiavo sempre. MICHELE MISERI: no, là à tropo lontano. MICHELE MISERI: sà . Quindi ha preso tuti questi atrezi, ha fato, quindi, quatro - cinque volte entrare e uscire dal garage, li ha mesi in machina, ha chiuso il cofano. MICHELE MISERI: poi sono andato giù ai fagiolini. MICHELE MISERI: con la machina. MICHELE MISERI: no, queli poi rimangono giù no? MICHELE MISERI: sà , sà , sà . MICHELE MISERI: sà , sà . MICHELE MISERI: ho deto, li ha racolti tuti mio cognato, ha fato un paio di chili. MICHELE MISERI: mia moglie ha chiamato di sopra. MICHELE MISERI: la parola non me la ricordo perchà quando chiami da sopra a soto à diverso il . MICHELE MISERI: però ha chiamato. MICHELE MISERI: sà , mo. MICHELE MISERI: non mi ricordo se ha chiamato Sabrina o . MICHELE MISERI: dico, una dele due ha chiamato ma non mi sto ricordando preciso. MICHELE MISERI: di solito la Opel Astra lei la lascia sempre vicino al cancelo. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: era parchegiata. MICHELE MISERI: non sono entrato a casa. MICHELE MISERI: non so se . MICHELE MISERI: che la machina. MICHELE MISERI: . MARIANO BUCOLIERO: quando se n’à andato la Opel Astra stava ancora là ? MICHELE MISERI: no, non c’era più. Questo à importante proprio per lei, signor Miseri . MICHELE MISERI: si sposta. MICHELE MISERI: poi io mi sposto e la Opel Astra si sposta. MICHELE MISERI: sà , però certe volte non ci facio caso. MICHELE MISERI: ah, quando sono tornato dal pozo. MICHELE MISERI: mo sà . MICHELE MISERI: sà , adeso ci siamo. MICHELE MISERI: la. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: mi pare che erano andate in Caserma se non sbaglio. MICHELE MISERI: perchà mi pare che o ho telefonato io o ha telefonato qualcuno che ha deto . MICHELE MISERI: o Cosima o io ho telefonato. MICHELE MISERI: ha deto ̴Stiamo in Caserma̵. MICHELE MISERI: o ̴Stiamo andando in Caserma̵ o ̴Sono in Caserma̵. MARIANO BUCOLIERO: sà , e va bene, però la domanda à diversa: quando lei prende la machina per andare ai fagiolini la Opel Astra sta là parchegiata davanti casa sua o non ci sta più? MICHELE MISERI: non mi sto ricordando. MICHELE MISERI: sà . MARIANO BUCOLIERO: .si à reso conto se ha deviato o non ha deviato per non prendere la Opel Astra? MICHELE MISERI: io certe volte la machina, se vengo da destra, parchegio là . MICHELE MISERI: se vengo dal’altra parte. MICHELE MISERI: la parchegio sempre con il muso verso mare. MICHELE MISERI: no, no . MICHELE MISERI: verso il muro eh. MICHELE MISERI: cioà se vengo io dala scuola paso dala scuola e il muso dela machina sta . MICHELE MISERI: sà , verso il muro. MICHELE MISERI: di tute e due le strade poso andare. DOT.SA BRUZONE ROBERTA: sà , ma quel giorno là . MICHELE MISERI: no, quel giorno là . MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: quela . MICHELE MISERI: i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: e poi giro a sinistra. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà , sà , sà . MICHELE MISERI: se non mi sbaglio sà . PIETRO ARGENTINO: signor Miseri, mi dica una cosa, lei ha deto che il giorno in cui ha fato il sopraluogo dice che non capiva nula, era soto l’efeto dei medicinali. MICHELE MISERI: lo pediatra mi dà tre pilole. MICHELE MISERI: lo psichiatra. MICHELE MISERI: lui me le dà . MICHELE MISERI: con ordine. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: sà che l’ho fata. MICHELE MISERI: sà . PIETRO ARGENTINO: e che proprio su quelo, sula cartela clinica che io ho acquisito non risulta questo fato, che lei quela sera ha preso le pilole. MICHELE MISERI: no, ma bisogna vedere a quela dele guardie, che certe volte le guardie scrivono e là non ci sta. PIETRO ARGENTINO: che proprio la guardia mia ha deto che lei pilole non ne ha prese quela sera. MICHELE MISERI: à strano. MICHELE MISERI: eh, che era suceso cosà quel giorno. MICHELE MISERI: e ho deto ̴Adeso non le prendo più perchà quel giorno.̵. MICHELE MISERI: no, ma le avevo prese quel giorno. MICHELE MISERI: ma à strano. MICHELE MISERI: a me pare di sà perchà andavo cosà debole . MICHELE MISERI: debole che non mi mantenevo. DOT.SA BRUZONE ROBERTA: tieni conto di una cosa, che certe pilole magari hano un efeto un po’ più ampio e anche se non le prendi, magari, quel giorno là comunque un po’ ne risenti per un po’ di tempo no? MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: no, le ho prese la prima e la matina. MICHELE MISERI: sà . MICHELE MISERI: le chiavi di casa mi pare che l’ho deto dove stano. MICHELE MISERI: alora, le chiavi di casa, quando io ho meso fuoco, che si vedevano, le ho mese sopra al’albero. MICHELE MISERI: alora, qua sta aceso il fuoco. MICHELE MISERI: non mi ricordo a chi à che l’avevo deto. MICHELE MISERI: ho deto ̴Vedi che sopra al’albero stano. MICHELE MISERI: ma le chiavi, se andiamo domani,. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: però di là non se ne vano. MICHELE MISERI: io, sicome che si vedevano le chiavi, le ho prese con un legno - perchà erano calde ̵ e le ho mese sopra. MICHELE MISERI: sà , li ho avuti, ma non. MICHELE MISERI: . MICHELE MISERI: di fiducia. MICHELE MISERI: ho deto ̴ E mi tengo.̵. MICHELE MISERI: non. MICHELE MISERI: non ho parlato, non ho parlato. MICHELE MISERI: non ho parlato. MICHELE MISERI: solo . MICHELE MISERI: ho deto io ̴E perchà ho condanato Sabrina?̵. Ha deto ̴Sà , perchà hai parlato ad ochio che non dovevi parlare̵, perchà Valentina non sapeva niente dei fati. PIETRO ARGENTINO: Ho capito MISERI MICHELE: Di questi fati qua non sa niente Sabrina. PIETRO ARGENTINO: E lei sicome sui giornali si legono queste notizie io le ho lete lei sta dicendo queste cose, lei ha asicurato a Valentina che avrebe ritratato che avrebe … ritratato sa cosa significa? Cerchi di concentrarsi un atimo mo à … come abiamo deto la sera stesa cerca di avere in mente veramente sua nipote Sarah quando risponde a queste domande … quando ariva a casa secondo la ricostruzione di Carmine sono più o meno le dodici quando vi lasciate dala località Cuturi … lei dala località Cuturi a casa ci va diretamente o si ferma da qualche altra parte? MARIANO BUCOLIERO: alora Voi avete lasciato l’atività di lavoro dice Carmine intorno … prima di mezogiorno perchà di solito iniziavate ale cinque e mezo quel giorno lei ha iniziato più tardi per il fato come abiamo deto del’olio … intorno diciamo a mezogiorno, quindi ale dodici e cinque masimo dodici e dieci lei si trova a casa à cosà ? MARIANO BUCOLIERO: Benisimo che cosa fa quando va a casa e sopratuto chi c’à quando va a casa sono le dodici eh? Atenzione … l’altra volta quando à stato sentito ha deto che erano le tredici e trenta più o meno però mo ci siamo ricordati di questo fato e Carmine ci dice più o meno le dodici e cinque, dodici e dieci stava a casa che cosa, chi trova a casa? Noi sapiamo che a casa sta Sabrina e sta sua moglie … già ti vedo quando stai cercando di … MISERI MICHELE: No, mi sto … P.M. MARIANO BUCOLIERO: Certo che c’era Sarah MISERI MICHELE: C’era Sarah c’era mia moglie pure c’era, c’era Sabrina … P.M. BRUZONE ROBERTA: Momento per momento MISERI MICHELE: Si aspà quale data à questa? MARIANO BUCOLIERO: Il ventisei quel giorno MISERI MICHELE: Ventisei, ventisei P.M. MARIANO BUCOLIERO: Ascolta me stiamo sempre ad un paso per dire efetivamente la verità come à andata però c’à sempre qualche cosa che ti bloca … noi ci rendiamo conto che à dificile, à dificile efetivamente dire quelo che, come sono andati efetivamente i fati non à che non ce ne rendiamo conto però già un primo paso tu efetivamente l’hai fato dobiamo completare, questo à un momento importantisimo quando tu arivi a casa ed à mezogiorno e noi sapiamo con asoluta certeza che tua moglie sta a casa che Sabrina sta a casa e che Sarah sta a casa perchà ci sono altre prove importanti che ci dicono che tuti e tre stano a casa quando tu arivi ed entri in casa dove stano? MISERI MICHELE: So che Sarah quando va a mare non mangia, loro si mangiano però Sarah dice sempre che a digiuno si fa il bagno però mo non so di certo se stava mangiando pure Sarah … questo non lo so se Sarah stava mangiando P.M. MARIANO BUCOLIERO: Alora visivamente Michele dove sta tua moglie, dove sta Sabrina e dove sta Sarah, in cucina dove? In piedi seduti MISERI MICHELE: No, no seduti P.M. MARIANO BUCOLIERO: Che cosa c’era Michele? MISERI MICHELE: Alora c’era la botiglia dela Fanta e se non sbaglio era pasta, l’aveva fata Sabrina con le … che le fa sempre con la pana che me ne scordo sempre C.T. MISERI MICHELE: Si, che a Sarah li piacevano quele cose la P.M. Ricordi il rumore di piati di bichieri quando tu entri in questa cucina che stano tuti e tre MISERI MICHELE: Che si sentiva di tuto di bichieri di piati la televisione acesa, tuto si sentiva P.M. MARIANO BUCOLIERO: Una circostanza pure questa molto particolare te la ricordi MISERI MICHELE: Si,quela me la ricordo P.M. MISERI MICHELE: Alora Cosima, si mete di qua e Sarah e Sabrina si metono di la P.M. MISERI MICHELE: No, a quelo che da ala parte dove c’à il mobile LUOG. MISERI MICHELE: No, più in la LUOG. MISERI MICHELE: Bah dico che già avete mangiato voi? MARIANO BUCOLIERO: Benisimo MISERI MICHELE: E loro dicono a te dovevamo aspetare? MARIANO BUCOLIERO: Si ho capito questo ma quando ti alzi dal tavolo che cosa fai Michele? MISERI MICHELE: No, i piati li lavo la matina P.M. MISERI MICHELE: No Mimina se n’à andata a leto però Sarah con Sabrina ancora stavano . MARIANO BUCOLIERO: Pure Sabrina ha mangiato e quindi pure la signora oviamente ha mangiato quindi quando tu rientri Cosima non c’à più P.M. MISERI MICHELE: No io ho chiesto a Sabrina e la mama? E ha deto : ̴si à coricata sul leto̵ . MISERI MICHELE: Ho deto mo mi riposo pure io un po’.ho preso la sdraia e mi sono meso in cucina P.M. MISERI MICHELE: Si, ma poi dopo se ne sono andate P.M. MISERI MICHELE: Penso la fuori stavano no? MISERI MICHELE: Ah io me la ricordo che à rimasta soto la veranda à rimasta lei col celulare . MISERI MICHELE: Sabrina.à rimasta soto la veranda però non so per quanto tempo à rimasta soto la veranda . MISERI MICHELE: Portava i jeans e una maglieta larga . MISERI MICHELE: Portava.non era vestita alo steso modo. MARIANO BUCOLIERO: Che cambiava ricordati Michele MISERI MICHELE: Portava una cosa larga sopra ma non scura e i pantaloni erano diversi pure . MISERI MICHELE: Si ma se lo mete sempre soto . PIETRO ARGENTINO: Quando lei l'ha spogliata la ragaza perchà mi ha deto che l'ha spogliata che cosa le ha tolto? MISERI MICHELE: Ah . MARIANO BUCOLIERO: Quando l'hai vista in cucina era vestita in un certo modo che abiamo deto.pantaloni e maglieta nera, quando ti viene a svegliare che ti porta giù nel garage dove à morta Sarah come stava vestita? MISERI MICHELE: Stava vestita diversa. MISERI MICHELE: No le scarpe infradito usa . MARIANO BUCOLIERO: Il pantalone MISERI MICHELE: Aveva meso i pantaloni corti se non sbaglio. MISERI MICHELE: No sula veranda à rimasta. Se l'hai vista che stava entrando dentro MISERI MICHELE: Quando stava la poi io mi sono adormentato . di che cosa stavano discutendo Sabrina e Sarah e sopratuto stavano ridendo erano un poco arabiate che cosa à suceso qual'era l'ogeto dela discusione Miche’ . noi sapiamo da un testimone che quela matina Sarah stava molto male e che Sabrina era arabiata con Sarah perchà c'à questo teste che dice che l'ha vista P.M. MISERI MICHELE: No, alora non stavano molto arabiate P.M. MISERI MICHELE: Qualche voce l'ho sentita.però PROC. MISERI MICHELE: Dicevano sbrigati non tardare che se no si fa tardi se dobiamo andare a mare . MARIANO BUCOLIERO: Eco che cosa ha deto . MISERI MICHELE: Ha deto sbrigati non tardare se dobiamo andare a mare che se no si fa tardi . MISERI MICHELE: Se hano litigato mentre io stavo dormendo non te lo so dire. MISERI MICHELE: So che certe volte li diceva pure parole perchà Sarah si apicicava con gli altri con chi si trovava si sbaciuchiava e Sabrina non voleva che faceva cosà . MISERI MICHELE: A volte con Ivano a volte con . MISERI MICHELE: Dopo tre quatro giorni e io non sapevo niente che ha . PIETRO ARGENTINO: Mi deve fare i nomi se no non può esere utilizata la sua dichiarazione se non mi indica la fonte dela sua conoscenza . MISERI MICHELE: Che quela pure era gelosa di Sarah che Sarah parlava con gli altri e lei non poteva parlare . MISERI MICHELE: La . MISERI MICHELE: No, Angela Cimino no PROC. MISERI MICHELE: A chiunque e lei non poteva parlare. PIETRO ARGENTINO: Si ma lei ha saputo ha deto da Mariangela che Sabrina era un po' scociata con Sarah perchà si avicinava ad Ivano questo le ha deto Mariangela? PIETRO ARGENTINO: Tut'e tre praticamente MISERI MICHELE: Eh, eh diciamo PROC. MISERI MICHELE: No, io me ne sono acorto PROC. MISERI MICHELE: quando sono venuti a casa facevano visita. PIETRO ARGENTINO: Facevano visita cioà prima che scomparise Sarah MISERI MICHELE: Prima ,prima ,prima PROC. PIETRO ARGENTINO: Ho capito MISERI MICHELE: perchà loro di solito se ne vano in saloto si chiudono e nesuno vede niente . MARIANO BUCOLIERO: Ascolta Michele mo hai sentito, hai deto del rumore in bagno no subito dopo pranzo che stavi no già sula sdraio . MISERI MICHELE: Non l'ho sentita più può darsi che era andata via . MARIANO BUCOLIERO: Può esere che già se n'era andata via MISERI MICHELE: Si perchà . MISERI MICHELE: Di Sabrina . MISERI MICHELE: Soto la veranda à stata. MISERI MICHELE: No, questo non te lo so dire P.M. MARIANO BUCOLIERO: Non lo sai questo il tuo ricordo à che Sabrina stava soto la veranda e tu ti sei adormentato à cosà ? MISERI MICHELE: Si, e poi che mi à venuta a svegliare per quel fato P.M. MARIANO BUCOLIERO: L'ultimo ricordo che hai prima di adormentarti di Sabrina quale à ? MARIANO BUCOLIERO: Soto la veranda con Sarah e il rumore nel bagno à questo l'ultimo ricordo che hai P.M. MARIANO BUCOLIERO: Poi non ti ricordi più niente perchà ti sei adormentato . MISERI MICHELE: No io quelo che ho sentito che ha deto sbrigati vati a sbrigare al più presto se dobiamo andare a mare. MARIANO BUCOLIERO: Questo ha deto Sabrina a Sarah MISERI MICHELE: Sabrina a Sarah. MARIANO BUCOLIERO: E hai sentito la voce di Sarah MISERI MICHELE: La voce di Sarah. MISERI MICHELE: Fra poco sto qua fra quanto tempo non. MARIANO BUCOLIERO: Non ricordi se ha deto . MARIANO BUCOLIERO: Che cosa hano deto MISERI MICHELE: E questo mo non lo so . MARIANO BUCOLIERO: perchà era gelosa di Sarah come fai a saperlo ? MARIANO BUCOLIERO: Ah Sarah era cosà MISERI MICHELE: Si , si meteva in mezo e non faceva parlare gli altri. MISERI MICHELE: Ivano o quel'altro come si chiama.la.Piselo. MISERI MICHELE: Alesio . MARIANO BUCOLIERO: Ma Sabrina quando stavano in cucina tu stavi la sula sdraio ha deto se doveva andare al mare quel pomerigio non doveva andare al mare? MARIANO BUCOLIERO: Non si parlava di mare MISERI MICHELE: Di mare.si grazie si à parlato solo, quando ha deto ̴mena, me, sbrigati se dobiamo andare a mare̵, però di prima non dovevano andare a mare, questo lo ricordo. MISERI MICHELE: Quando sono stati soto la veranda. MARIANO BUCOLIERO: Che hai sentito MISERI MICHELE: Si vede che ha chiamato, Mariangela ha deto forse andiamo a mare, non ci andiamo P.M. MARIANO BUCOLIERO: Quindi sta nela camera da leto e sta dormendo MISERI MICHELE: Dorme, Cosima quando dorme, dorme, poi con la televisione acesa P.M. MARIANO BUCOLIERO: Alora senti Michele, ora ti facio io una domanda che, mi rendo conto ti meto in dificoltà , però questa te la devo fare, Cosima, à tua moglie e lo sapiamo, però adeso insoma stiamo parlando, stiamo cercando di capire come sono andati i fati, Cosima ha deto, che quel giorno P.M. MARIANO BUCOLIERO: Che quel giorno questi sono verbali noti, ha deto che quel giorno lei era andata a lavorare ed à tornata ed à tornata intorno ale 13.45, quindi ale due meno un quarto, l'una e meza, due meno un quarto ha deto Cosima, noi sapiamo già che invece le cose non stano cosà MISERI MICHELE: però, Cosima P.M. MISERI MICHELE: Cosima à vero, perchà , ha lavorato che à andata tardi, certe volte fano anche lo straordinario, come si trova cosà se ne va a leto, non si toglie neanche il grembiule P.M. MARIANO BUCOLIERO: Ma non perchà ce lo dici tu eh, questa à una conferma che abiamo, non perchà ce lo dici tu, perchà Cosima ha necesità di dire questa bugia? MISERI MICHELE: No, non lo so C.T. BRUZONE ROBERTA: Se lo sai dilo Miche’ MISERI MICHELE: No, e non lo so, se lo sapevo si P.M. MISERI MICHELE: Si, ma non mi ha deto che non à andata a lavorare P.M. BRUZONE ROBERTA: non lo sai perchà continui a dire che, insoma cose non vere, non riesci ad imaginare perchà . MARIANO BUCOLIERO: il genitore o il marito se ha cercato di coprire non le sucede niente, à chiaro che se uno partecipa al’omicidio cambia tuto. MARIANO BUCOLIERO: però se uno invece, cerca soltanto di coprire, di aiutare una figlia che ha combinato, quelo che abiamo capito ha combinato. MISERI MICHELE: io potrei aiutare, però ora questo fato qui non lo sapevo, sapevo che stava lavorando e che stava a casa non sapevo. MARIANO BUCOLIERO: però quando tu rientri, ale dodici, dodici e cinque MISERI MICHELE: uhm. MARIANO BUCOLIERO: Michà sta la, la vedi che stano mangiando MISERI MICHELE: stava, stava mangiando. MISERI MICHELE: non l’ho chiesto, so che li fano cosà , ad esempio dicono ̴vedi che domani matina ale quatro si parte, poi dopo ala matina telefonano non si parte più̵ eh. MARIANO BUCOLIERO: e tanto à vero che tu la matina quando ti alzi presto come ti alzi, non vedi Cosima che va al lavoro, epure tu te ne vai ale nove ali ̴Cuturi̵ a lavorare con tuo fratelo, tu da quando ti alzi dale quatro di matina fino ale oto e mezo, le nove stai a casa MISERI MICHELE: no, la matina no P.M. MARIANO BUCOLIERO: come la matina MISERI MICHELE: le nove di matina no. MARIANO BUCOLIERO: quel giorno MISERI MICHELE: ah, quel giorno, quel giorno si, si P.M. MARIANO BUCOLIERO: so che tu te ne vai, avoglia che te ne vai prima MISERI MICHELE: però non sono entrato in casa, non, ma non lo so proprio perchà quel giorno no. BRUZONE ROBERTA: lei dice di esere andata a lavorare quando sapiamo che non à cosà , perchà era a casa però lei continua a dire che era andata a lavorare, alora sicome questa à una bugia, si cerca di capire perchà dice questa bugia C.T.DOT.BRUZONE ROBERTA: tu non lo sai perchà ? Che cosa sucede quela matina Miche’, che sucede a casa MISERI MICHELE: o forse quela matina hano scoperto che aveva litigato con Sarah, ma non lo so P.M. Sarah stava male perchà lo sapiamo pure da altri testimoni, che à suceso a casa MISERI MICHELE: la à il ventisei no? MISERI MICHELE: aspeta Sarah à tornata da San Pancrazio. MISERI MICHELE: eh mi sto sforzando ma. MISERI MICHELE: forse ha fato chiachiere con Sabrina. MISERI MICHELE: con Sabrina sicurisimo. MISERI MICHELE: ora non lo so, perchà Sabrina si ataca cu nienti,non à come Valentina, Valentina à tuta cuore. MARIANO BUCOLIERO: e questo à vero MISERI MICHELE: Sabrina à tropo acresta. MARIANO BUCOLIERO: à vero MISERI MICHELE: può esere che ha fato chiachiere con Sabrina e non à andata a lavorare, ha deto non mi sto sentendo bene o qualcosa, se no di solito mia moglie quando va a lavorare va a lavorare P.M. MARIANO BUCOLIERO: in quela circostanza, non ci à andata MISERI MICHELE: si, in quela circondanza non ci à andata P.M. MARIANO BUCOLIERO: eh che cosa à suceso che gli ha impedito di andare a lavorare? MISERI MICHELE: però sai che cos’à ? Che io poi, la matina quando me ne vado, che me ne vado prima io poi loro le lascio a casa non à che sento poi dopo quelo che si rifaci. MARIANO BUCOLIERO: no, certo , no, no però tu lo sai che cosa à suceso Miche’. MISERI MICHELE: lo so, ma non mi sono significare, per che cosa P.M. MARIANO BUCOLIERO: fai uno sforzo, sai che à suceso quela matina, à molto importante sta cosa pure per te steso, ma per tuti anche per la stesa Sabrina, per la stesa Cosima . MARIANO BUCOLIERO: perchà tua moglie non à andata a lavoro, che cosa à suceso con Sarah, Sarah viene a casa perchà la chiama Sabrina, perchà viene a casa Sarah, perchà Sabrina la chiama, doveva chiarire qualche cosa? MARIANO BUCOLIERO: che cosa Michele? MISERI MICHELE: cioà come avevo sospetato io che si erano litigati, cioà il litigio che avevano fato prima. MARIANO BUCOLIERO: eh lo sapiamo questo MISERI MICHELE: e può esere che li si à cunchiuso. MISERI MICHELE: il litigio, che mia moglie non se ne à andata a lavorare. MISERI MICHELE: no il litigio, so che Sabrina aveva fato chiachiere con Sabrina però non ricordo. PIETRO ARGENTINO: Sabrina con Sarah MISERI MICHELE: Sabrina con Sarah, però non sapevo il motivo perchà era. MISERI MICHELE: sapevo che avevano litigato ma il motivo non lo so . MARIANO BUCOLIERO: la matina presto la fa venire a casa perchà ? MARIANO BUCOLIERO: e in efeti Sarah va, e la vedono c’à un testimone che l’ha vista, stava molto male. MISERI MICHELE: Sarah? MISERI MICHELE: qua non vi poso aiutare, perchà non lo so proprio che caspita hano combinato. MISERI MICHELE: lei ha deto che à andata a lavorare quel giorno . PIETRO ARGENTINO: eh si, questo dice, non lo dice solo lei lo dicono anche altre persone che à andata a lavorare però noi sapiamo che non à andata a lavorare, lei conosce la persona che acompagna sua moglie in campagna? MISERI MICHELE: si questo qua lo chiamano Pasquale, Pasquale, ehm Pasquale questo porta le done a tante parti. PIETRO ARGENTINO: De Mauro eh benisimo, sa se questo Pasquale De Mauro à stato avicinato da lei da sua moglie per dire o per fargli dire che quel giorno sua moglie era andata a lavorare ed à stato avicinato da lei ? MISERI MICHELE: no, no MISERI MICHELE: no, no io di dire a De Mauro di non andare a lavorare? BRUZONE ROBERTA: no che tu hai deto a questa persona, a quest’uomo di dire che quel giorno Cosima era andata a lavorare, quindi hai chiesto a quest’uomo di dire bugie MISERI MICHELE: no, no PROC. MISERI MICHELE: io meto la mano nel fuoco, meto la mano nel fuoco non à cosa mia. MARIANO BUCOLIERO: qualcosa di grave, quelo ci devi dire Miche’ che à suceso quela matina, coragio C.T.DOT.BRUZONE ROBERTA: tu lo sai che cosa à suceso quela matina MISERI MICHELE: no, quela matina non à che non lo so, ci sono stati litigi però a quale si rivolgevano. MISERI MICHELE: e che si sentiva, già dala matina presto P.M. MARIANO BUCOLIERO: che cosa sentivi Michele? MISERI MICHELE: si litigava sempre Sabrina e mia moglie erano sempre. MISERI MICHELE: dicevano ̴ tuto tu sai, tuto tu̵ insoma parole dialetali ̴solo tu sai queste cosa qua, io non le so ̴ AVOCATO GALOPA: eh a che cosa si riferivano? MISERI MICHELE: Ho sentito litigare però . MISERI MICHELE: cioà dialeto parlano, il dialeto che parliamo noi no? MISERI MICHELE: Sabrina diceva a sua madre ̴ tuto tu sai, cioà solo tu stai ste cose io non le so?̵ insoma parole cosà ho sentito. MISERI MICHELE: si sempre quelo à l’orario pure quando sto qua se chiedi ai coleghi sempre il primo sono che mi alzo. MISERI MICHELE: lei si alza ale quatro e mezo per andare a lavorare. MISERI MICHELE: si . MARIANO BUCOLIERO: a che ora ti sei alzato MISERI MICHELE: però non sono entrato in casa e non . MISERI MICHELE: no, nel garage ma io tengo sempre da fare fuori, dentro casa di solito quando mi meto le scarpe dela campagna non entro mai in casa . MISERI MICHELE: nel garage però dico sentivo dala finestra. MISERI MICHELE: si, Parlare dala finestra si sentiva P.M. MARIANO BUCOLIERO: non l’hai vista Sarah MISERI MICHELE: giuro che non l’ho vista se l’ho vista avrei giurato, ma giuro che non l’ho vista P.M. BRUZONE ROBERTA: la matina non l’hai vista Sarah MISERI MICHELE: no, o puramente ha litigato mia moglie con Sabrina e diceva ̴ sempre qua la fai venire questa?̵ C.T. BRUZONE ROBERTA: ah MISERI MICHELE: invece al contrario ̴ perchà sta sempre qui la bambina?̵ C.T. BRUZONE ROBERTA: quindi poteva esere un problema che Sarah era li e a Cosima questo non andava bene MISERI MICHELE: non le piaceva perchà voleva riposare, o era tropo presto roba del genere può esere P.M. E ce l’aveva di bruto con Sarah MISERI MICHELE: sapevo pure una cosa quando se ne à andata a San Pancrazio la sera dovevano uscire con Sarah no? MARIANO BUCOLIERO: si MISERI MICHELE: che ha batezato Sabrina, eh sarebe il venticinque la sera à tornata Sarah P.M. MARIANO BUCOLIERO: si MISERI MICHELE: ha deto a Sabrina ̴ che dobiamo uscire stasera?̵ Sarah a Sabrina ha deto ̴ Ora fino ad adeso dove sei stata? MISERI MICHELE: il venticinque, poi quando siamo tornati Sarah l’abiamo vista a casa e stavano giocando a casa tute e due, e non sono uscite la sera sono rimaste a casa fino a tardi poi c’à stato P.M. MARIANO BUCOLIERO: beh noi sapiamo che la sera del venticinque sono uscite MISERI MICHELE: ah sono uscite, io sapevo che sapevo che stavano nel saloto P.M. MISERI MICHELE: io nove, nove e mezo P.M. BRUZONE ROBERTA: sono uscite dopo MISERI MICHELE: e alora sono uscite dopo, alora c’era pure Alesio, na Alesio PROC. PIETRO ARGENTINO: no, non c’era Ivano MISERI MICHELE: non c’era, alora se non c’era Ivano ci doveva esere la amica che va sempre PROC. MARIANO BUCOLIERO: e ci siamo MISERI MICHELE: alora dopo li c’à qualche cosa che à andata storta. MARIANO BUCOLIERO: lo sa Michele come non lo sa MISERI MICHELE: no non à che non lo so, ve l’ho deto giuro vi ho deto fino ad ora se lo sapesi ve lo direi anche ora P.M. MARIANO BUCOLIERO: quela matina però ci interesa del ventisei MISERI MICHELE: quela matina li ho sentiti litigare, ho deto. MARIANO BUCOLIERO: Sabrina e Cosima , la mama P.M. MISERI MICHELE: che non si capiva bene, io capivo solamente che Sabrina diceva ̴ Tuto tu sai, io non so mai niente, tuto tu sai̵ P.M. MISERI MICHELE: si, può darsi che mia moglie, perchà à una persona grande che diceva̵ ma tu con quelo, ma tu con quel’altro pure la gente che sente̵ perchà à dura Sabrina. MARIANO BUCOLIERO: si MISERI MICHELE: eh quela magari si à rivolta contro mia moglie, si à arabiata P.M. MISERI MICHELE: si ha fato il nome di Ivano, di Alesio, di un altro ragazo P.M. MARIANO BUCOLIERO: si AVOCATO GALOPA: e chi à ? MISERI MICHELE: il nome di Sarah mi pare che l’ha fato Cosima, ha deto ̴ perchà la ragaza sempre qua a quest’ora?̵ P.M. MISERI MICHELE: Sabrina ha deto ̴ sono cose nostre no.̵ P.M. MARIANO BUCOLIERO: questo non lo sai MISERI MICHELE: ma può esere che il litigio per quel motivo à stato perchà se à venuta presto Sarah, per quelo à stato, alora poi Sarah ha dovuto dire a Sabrina, mia moglie qualche cosa di storto P.M. MISERI MICHELE: eh racontaci io pure sto . BRUZONE ROBERTA: magari le viene in mente qualche altra frase MISERI MICHELE: eh si che per quelo mi sto. MARIANO BUCOLIERO: qualche frase, qualche cosa che ti aiuta a ricordare, hano parlato di Sarah abiamo deto benisimo , poi hano proseguito il pomerigio, forza, ormai ci devi dire tuta la verità Miche’, tuta la verità ce la devi dire. MARIANO BUCOLIERO: l’importante che sia la verità , perchà se no i giudici che andrano poi a giudicarti dirano che sei credibile o non sei credibile in base al fato se dici la verità o meno se dici il falso risulterà dale carte invece à importante che devi dire la verità tuta quanta la verità P.M. MISERI MICHELE: ha deto ̴ scia squaiabiti tuti e doi̵,cioà ce l’aveva mia moglie con Sabrina e Sarah C.T. MISERI MICHELE: andate via sparite, forse la facevano incazare AVOCATO GALOPA: e perchà la facevano incazare? MARIANO BUCOLIERO: alora scusami Michele, stiamo girando intorno non stiamo centrando la cosa, considera questo . MARIANO BUCOLIERO: noi dobiamo capire il perchà à avenuto questo, dobiamo capire il motivo perchà io amazo una bambina di quindici ani perchà si à arabiata eco perchà tute le domande che io ti sto facendo adeso per capire perchà era tanto arabiata Sabrina con Sarah da arivare ad uciderla. PIETRO ARGENTINO: non ha mai saputo dele molestie per cui il movente non à quelo che lei ci ha indicato la volta scorsa, perchà lei ci ha deto che il movente era che lei e Sabrina mentr e stava pranzando vi metevate d’acordo per darle una lezione quindi, e cioà la lezione consisteva nel farle, nel legarle una corda intorno al colo, quindi siete scesi lei se ne sarebe andato in garage, in garage Sarah sarebe stata trascinata da Sabrina, Sabrina mentre la teneva streta avrebe perso la testa le avrebe avolto la corda al colo l’avrebe streta e l’avrebe ucisa, se il movente non à quelo dice il colega qual à il vero movente? MARIANO BUCOLIERO: quelo à importantisimo per te per Sabrina per Cosima per tuti à importante perchà il giudice ti potrà credere solo se tu dirai efetivamente perchà Sabrina ha uciso Sarah, perchà . MISERI MICHELE: no, io sto pensando cosà P.M. MISERI MICHELE: perchà per esere uscita cosà fuori fase. MARIANO BUCOLIERO: apunto MISERI MICHELE: c’à stato un motivo. MISERI MICHELE: si, si P.M. MARIANO BUCOLIERO: se non sapiamo perchà l’ha fato si può capire pure un gesto di impeto, una cosa che si à fata prendere dal’ira, no se invece noi non lo sapiamo e dobiamo piano, piano ricostruire posiamo pensare invece che era una cosa che si era organizata che à molto pegiore rispeto al fato se à stata una cosa d’impeto, eco perchà à importante capire, per quale motivo l’ha ucisa, e io sono certo che tu hai chiesto a tua figlia, come avrebe fato qualsiasi buon padre, e tu sei un buon padre,perchà tu hai uciso Sarah. MARIANO BUCOLIERO: e va beh ma ti sembra normale una cosa del genere,mi sta dando fastidio e l’amazo ? MISERI MICHELE: ha deto ̴tanto mi sta dando fastidio̵. MARIANO BUCOLIERO: cioà sicuramente tu e Sabrina avrete discuso di sta cosa, non à posibile la morte di una bambina non si discute più, tu sai perchà Sabrina ha uciso la cugina lo sai perchà ha uciso Sarah. MISERI MICHELE: non mi sta venendo proprio . MARIANO BUCOLIERO: questo ci devi dire la cosa più grosa che esiste, perchà cosa ti ha deto Sabrina, perchà l’ha ucisa, ormai sapiamo che l’ha ucisa lei, quindi può soltanto migliorare la sua posizione. MISERI MICHELE: no dela Sim, quando abiamo cercato per la Sim ha deto questa la dobiamo trovare però. MISERI MICHELE: lei, poi non l’abiamo trovare certamente se c’era nel celulare C.T. BRUZONE ROBERTA: tu non à che le hai chiesto̵ ma adeso spiegami un po’ cos’à che hai fato, ma perchà l’hai fato, non hai fato niente di questo insoma̵ C.T. MARIANO BUCOLIERO: cioà il movente Michele non può che aiutare Sabrina, non può che aiutare se tu non ci dici perchà , noi ce lo dobiamo ricostruire perchà un motivo ci sarà per questa picina che à stata ucisa no? MISERI MICHELE: io sapevo che con Ivano c’era un litigio, me l’avevano deto però non, il motivo preciso non lo so P.M. MARIANO BUCOLIERO: e va beh noi stiamo già al punto in cui lei amaza Sarah non dice ho uciso Sarah, mo à mi stava dando fastidio come hai deto, perchà le stava dando fastidio? BRUZONE ROBERTA: eh apunto e cosa ha deto MISERI MICHELE: perchà ti dava fastidio, non mi ha dato risposta C.T. MISERI MICHELE: con mia moglie, a volte quando andava storta Sabrina non parlava con nesuno P.M. MISERI MICHELE: ehm, Mariangela P.M. MARIANO BUCOLIERO: era amica MISERI MICHELE: era ora non à più perchà hano fato chiachiere, ma poi c’era una altra amica che non, di Valentina, nah di Sabrina Lopo mi pare C.T. Anche dele cose banali ma sono importanti qualunque cosa ti abia deto devi ripeterla qui adeso MISERI MICHELE: alora ho deto ma che caspita hai combinato? MISERI MICHELE: ha deto, ho deto io ̴ ma che hai combinato poi, cos’à che hai fato mo? ̴ tanto à morta̵ ̴eh à morta e mo chi à che se la deve prendere tuta la responsabilità ? MARIANO BUCOLIERO: insoma dobiamo dare una giustificazione a questa bambina che à morta Michele? BRUZONE ROBERTA: non parlavi più MISERI MICHELE: non parlavo più, con Sabrina, come non ho parlato fino ad ora che mi hano meso dentro C.T. MARIANO BUCOLIERO: e si adeso però si giustifica che tu non parlavi perchà volevi coprire Sabrina P.M. BRUZONE ROBERTA: secondo te quelo che tu pensi MISERI MICHELE: secondo me l’ha ucisa perchà non voleva che si , cioà che Sarah diceva che si era inamorata di Ivano, certamente Ivano l’interesava pure a Sabrina C.T. BRUZONE ROBERTA: quindi era gelosa MISERI MICHELE: era gelosa, e alora dice ̴mo ti tolgo davanti e la finiamo̵ P.M. PIETRO ARGENTINO: ah un pensiero à , non serve a niente P.M. MARIANO BUCOLIERO: perchà Michele tu fai questo pensiero cioà in base a quale ragionamento MISERI MICHELE: perchà sopra al coso di Sarah al. PIETRO ARGENTINO: al diario MISERI MICHELE: al diario c’era scrito, che diceva non so se Ivano mi piace però non so se mi sto inamorando o puramente. Se no non serve MISERI MICHELE: per esempio gli, uhm come si chiama la Piselo . MISERI MICHELE: no Piselo dise, dice sempre che a Sarah le piace Ivano C.T. BRUZONE ROBERTA: ah lo diceva prima diciamo MISERI MICHELE: le piace Ivano però a tuti Ivano gli piace e Sabrina mi ricordo una volta ha deto: ̴ si, si tuti Ivano prendetevi̵ P.M. MARIANO BUCOLIERO: dise Sabrina MISERI MICHELE: dise si ̴ prendetevi tuti Ivano̵ poi. BRUZONE ROBERTA: questo à quelo che sai tu MISERI MICHELE: questo à quelo che so io, quelo che so io C.T. BRUZONE ROBERTA: no, no non tu Sabrina li legeva i diari di Sarah MISERI MICHELE: Sabrina li legeva, Sabrina si Sabrina li legeva C.T. MISERI MICHELE: Si perchà si confidava. MISERI MICHELE: Si confidava sempre con Sarah e li legeva. BRUZONE ROBERTA: E quindi legeva anche i diari MISERI MICHELE: E la mama invece non li legeva, perchà era testimone di Geova C.T. PIETRO ARGENTINO: A tera MISERI MICHELE: Quel giorno steso l’ho portato, perchà sapevo che la matina P.M. MISERI MICHELE: Si, si, si, si, sono pasato diretamente, no di casa, diretamente ala caserma sono andato, e poi dopo sono andato a casa P.M. MARIANO BUCOLIERO: Quindi la prima volta che posi il celulare per farlo trovare vicino la caserma, non sula strada per mare? MARIANO BUCOLIERO: No, prima al’altro interogatorio MISERI MICHELE: No, no, prima sula, su la caserma P.M. MARIANO BUCOLIERO: va bene MISERI MICHELE: Poi. MARIANO BUCOLIERO: No, noi rimaniamo a quel giorno il 26, prendi il celulare e lo meti la ala caserma, poi che cosa fai? MISERI MICHELE: A casa mi son lavato, e mia moglie ha deto: ̴ Qua sta preparato di mangiare, se dobiamo mangiare̵, io ho deto: ̴ Io non voglio niente perchà non, non mi sto sentendo bene̵. MISERI MICHELE: Si, ho deto: ̴Non mi sto sentendo bene̵, lei diceva sempre a me: ̴ te l’ho deto che devi pasare una visita̵, la cosa sua era sempre quela. MARIANO BUCOLIERO: E tua moglie MISERI MICHELE: invece era a me che qua non scendeva niente, non scendeva P.M. MISERI MICHELE: Ha deto: ̴ Se ti facio una limonata̵, no, ho deto: ̴ Non voglio niente proprio, niente, à meglio stare cosà ̵, eh. MISERI MICHELE: Sabrina à uscita. MISERI MICHELE: No, sta ala caserma dei Carabinieri con mia moglie perchà l’avevano chiamato di nuovo non so perchà P.M. MISERI MICHELE: Si, ma dopo mi sono ripreso perchà stavano tute e due ala caserma, quando sono pasato io che ho P.M. MISERI MICHELE: si, si P.M. MISERI MICHELE: No, loro hano fato un verbale la, non lo so per che cosa P.M. BRUZONE ROBERTA: No, no, quando sono tornate a casa MISERI MICHELE: Quando sono tornate a casa mi ricordo quela sera loro, nemeno loro hano mangiato C.T. BRUZONE ROBERTA: Nesuno ha mangiato quela sera MISERI MICHELE: No, non ha mangiato nesuno, eh. MISERI MICHELE: Cosima mi pare che à andata da sua sorela, perchà andava speso da sua sorela Conceta P.M. MARIANO BUCOLIERO: Ascoltami, ti ricordi, stiamo parlando sempre del 26 eh, il pomerigio del 26, di esere andato da Conceta, con Sabrina e poi là Sabrina à stata presa da Mariangela? MISERI MICHELE: no, no, no, no, ho meso il celulare la e me ne sono tornato a casa P.M. MISERI MICHELE: Io? MISERI MICHELE: Alora siamo andati, sicome che Giacomino, quelo li Giacomino, mio cognato, voleva l’uva da campagna, no, abiamo portato l’uva, quelo pure che mancava la figlia mangiava sempre, abiamo portato l’uva e lei ha preso una busta di crocantini per i gati, P.M. MISERI MICHELE: Sabrina, da Conceta P.M. MARIANO BUCOLIERO: Prima hai deto ala caserma MISERI MICHELE: No, ala caserma, ala caserma per il celulare, però dopo sono andato da. MISERI MICHELE: Vado a casa di Sarah, diciamo C.T. MARIANO BUCOLIERO: Di Conceta, e con chi stai quando vai a casa di Conceta MISERI MICHELE: Lui, stava con la machina. MARIANO BUCOLIERO: No, alora il discorso à questo: Dai, quando tu parti dai fagiolini, cerca di fare mente locale MISERI MICHELE: Si, si, si, si P.M. MISERI MICHELE: Vado a casa, eh.Sabrina ha deto: ̴Andiamo dala zia Conceta?̵ P.M. MISERI MICHELE: E forse stava mia moglie da Conceta, eco perchà , perchà io gli ho acompagnati e poi ho lasciato la Sabrina, e se ne sono andati insieme PROC. MISERI MICHELE: Si, si PROC. PIETRO ARGENTINO: La Seat Marbela sua MISERI MICHELE: Si, si PROC. PIETRO ARGENTINO: Avete preso la Seat Marbela, siete andati a casa di zia Conceta MISERI MICHELE: Si, e le ho lasciate. MISERI MICHELE: Mia moglie se n’à , se n’à venuta con Sabrina PROC. MISERI MICHELE: Si, si, si AVOCATO GALOPA: E nel tragito.non vi siete deti niente P.M. MARIANO BUCOLIERO: Tropi si stai dicendo Michele, non à , cioà P.M. MARIANO BUCOLIERO: Quindi tu vai da Conceta e sta con Sabrina, stai da Conceta, davanti casa di Conceta diciamo, c’à il papà di Sarah? MISERI MICHELE: Mi porti a casa dela zia Conceta, l’ho portata P.M. MARIANO BUCOLIERO: E va beh e ci siamo, davanti casa di Conceta, state, tu, Sabrina e c’à Giacomo dici che sta dormendo nela machina P.M. MARIANO BUCOLIERO: Te lo ricordi questo fato o non te lo ricordi, devi esere preciso MISERI MICHELE: No, questo lo ricordo P.M. MISERI MICHELE: Quelo che ho deto prima, mi lavo, mi meto sula poltrona P.M. MISERI MICHELE: Si, à venuta dopo P.M. MISERI MICHELE: Va bene, quando à stato quel giorno che à stato cosà , poco si parlava, perchà lei c’aveva i nervi, a parte che le era nipote, nervi perchà la sorela non ci partecipava, Conceta, perchà visto che era C.T. BRUZONE ROBERTA: e’ un po’ MISERI MICHELE: per uscire una parola, eh, quei giorni si parlava tropo poco, era più il nervosismo che. MISERI MICHELE: Sabrina quando stavamo in casa non à tornata, non so a che ora à tornata, perchà … P.M. MARIANO BUCOLIERO: Quindi non lo sai a che ora à tornata MISERI MICHELE: Io, non lo so a che ora à tornata P.M. MISERI MICHELE: No, siamo andati a lavorare P.M. MARIANO BUCOLIERO: Eco, quando hai incontrato tuo fratelo, il 27 matina a lavoro, non avete parlato dela scomparsa di Sarah MISERI MICHELE: Dela scomparsa di Sarah si, che l’ho deto io, ho deto dela scomparsa di Sarah? MARIANO BUCOLIERO: Epure noi abiamo sentito Carmine il quale dice: Mi ha chiamato Michele ale 15.08, ale tre e oto minuti quindi del 26 quindi il giorno dela scomparsa di Sarah quando tu stavi portando Sarah nel pozo, e mi ha deto che Sarah. MARIANO BUCOLIERO: non si trovava MISERI MICHELE: Forse l’ho richiamato io dopo quando ho deto: ̴ Comunque se ti domanda mia moglie, sempre che sono stato per i cavali̵ P.M. MARIANO BUCOLIERO: E va beh questo discorso dei cavali MISERI MICHELE: può darsi che in quel momento l’aveva deto dela scomparsa di Sarah, però P.M. MARIANO BUCOLIERO: Quindi lo sapeva già MISERI MICHELE: Non l’ho deto dove si trovava, nesuno lo sapeva, nesuno, nesuno, solo voi lo sapevate dove stava P.M. MISERI MICHELE: Va beh, in quel momento che vi ho portati PROC. PIETRO ARGENTINO: dove si trovava il corpo dela ragaza, quando à stato lei sentito la prima volta dai Carabinieri il 28 setembre, ha deto quando ha apreso dela scomparsa di Sarah sono andato a cercarla in contrada Mosca, mentre tuti la cercavano ad Avetrana, a mare, lei ha deto subito, MISERI MICHELE: Ho deto sempre Mosca? PIETRO ARGENTINO: sta in contrada Mosca MISERI MICHELE: Ho deto sempre Mosca? PIETRO ARGENTINO: Sono andato a cercarla là in contrada Mosca MISERI MICHELE: ho deto pure che andavo a trovare io? questo fato l’ha deto personalmente a me quel giorno, avete deto come ho trovato il celulare cosà troverò pure Sarah MISERI MICHELE: Troverò pure Sarah, perchà io mi sentivo morire, mi sentivo, cioà prima o poi doveva uscire per forza, perchà non ho trovato nesuno amico, pure che mi incoragiase, diceva, andiamo tut’due, o che sia, con mia moglie non ti potevi confidare perchà altrimenti, finiva il finimondo, con Sabrina già stiamo come stiamo. Con il quale eri intimo MISERI MICHELE: No, no LUOG.TE ANTONIO CALO’: Dato che quel pomerigio ci sono state diverse telefonate MISERI MICHELE: Solo io a lui gli ho deto se avese pasata qualche machina, che avese conosciuto Sarah LUOG.TE ANTONIO CALO’: E perchà ti ha fato diverse telefonate? MISERI MICHELE: No, no, ma lui sempre chiama LUOG.TE ANTONIO CALO’: E apunto lo so, che sei lo zio predileto MISERI MICHELE: si, no, ma lui chiama, chiama sempre cosà chiama LUOG.TE ANTONIO CALO’: Ah. LUOG.TE ANTONIO CALO’: No, no, ma non sto dicendo nula MISERI MICHELE: Lui chiama sempre cosà , cioà siamo zio e nipote lo steso che siamo due frateli LUOG.TE ANTONIO CALO’: Ma apunto PROC. MARIANO BUCOLIERO: Senti, quando qualcuno dopo la scomparsa di Sarah, no, si avicinava a parlare con te, davanti casa o a casa del fato dela scomparsa di Sarah, Sabrina, interveniva speso in questo discorso? MISERI MICHELE: No, spariva P.M. MISERI MICHELE: Io dicevo sempre dentro a me, dentro me, non lo dicevo, mia moglie diceva la pista di S. MISERI MICHELE: Io l’ho deto, io l’ho deto sempre, se escono i tabulati, come si diceva, infati mi avete becato a me che andavo al ̴Mosca̵, esce, prima o poi esce. MARIANO BUCOLIERO: E lei che diceva, MISERI MICHELE: Ah? MISERI MICHELE: Sabrina diceva: ̴Ai tabulati dai reta tu?̵, eh, e vedi sono usciti. MISERI MICHELE: Sabrina? MARIANO BUCOLIERO: Si AVOCATO GALOPA: Ti ha deto mai: ̴ Ho paura che adeso mi scoprono?̵ MISERI MICHELE: no, lei sai cosa diceva a me? ̴Papà à tropo bravo, non lascia piste̵, ma non lascia piste, ma il telefonino me l’ho portato con me MISERI MICHELE: Lei non lo sapeva, perchà non me lo potevo tenere dentro, io mi sono scaricato quela sera quando siamo andati là e siamo andati al pozo, da alora mi sono scaricato un po’ P.M. MARIANO BUCOLIERO: che per questo, come ti stiamo dicendo, che perciò ti sto dicendo, posibile che Sabrina non ti ha deto perchà ha fato un gesto cosà teribile? PIETRO ARGENTINO: Avocato Galopa AVOCATO GALOPA: Avocato Galopa, hai deto che hai acompagnato Sabrina a casa di Conceta e di Sarah, AVOCATO GALOPA: Beh e là non hai deto niente, non hai parlato nela machina MISERI MICHELE: no, come siamo arivati li lei à scesa, AVOCATO GALOPA: Ho capito, però c’à stato un tragito di un minuto, due minuti, tre minuti, mai, niente proprio hai deto? MISERI MICHELE: lei, perchà io mi avevo chiuso già , pure che volevo parlare con qualcuno, difati vene mio fratelo quela sera, che mi portò roba di verdura e nemeno ci uscivi, perchà se uscivo piangevo alora me ne sono andato dietro e basta, io i programi dela televisione, non li potevo vedere, quando loro vedevano i telegiornali, io me ne andavo agli altri programi, perchà io mi sentivo male P.M. MARIANO BUCOLIERO: Alora Michele scusa, adeso abiamo capito che Sarah à stata ucisa da Sabrina, va bene? che tu sei intervenuto sucesivamente per prendere il corpo e farlo sparire nel pozo, ma questo fato che hai deto prima dele molestie sesuali ai dani di Sarah, c’à stato o non c’à mai stato? PIETRO ARGENTINO: La mano sul sedere MISERI MICHELE: si, quelo si , quelo si, P.M. MARIANO BUCOLIERO: Ah e questo stiamo dicendo MISERI MICHELE: quelo si, però solo una volta PROC. MARIANO BUCOLIERO: E Sabrina non ha mai deto perchà MISERI MICHELE: no.perchà se l’avese deto a Sabrina, Sabrina me l’aveva deto a me.perchà Sarah si confidava con tuti P.M. MARIANO BUCOLIERO: Altrimenti Sabrina l’avrebe deto a lei MISERI MICHELE: Non l’ha mai deto. MARIANO BUCOLIERO: Ho capito, senta, senti, hai deto che hai suposto che il movente di Sabrina era legato ala gelosia che aveva per Ivano, nei confronti di Sarah MISERI MICHELE: io mi sono fati i . MISERI MICHELE: Perchà a parte i diari, il diario à uscito prima, però il litigio fra Ivano e Sabrina, à uscito in un secondo tempo, non ricordo però se l’ho sentito da mia moglie questo litigio P.M. MARIANO BUCOLIERO: Si MISERI MICHELE: O l’ho sentito da qualche altra amica, che c’à stato questo litigio e Sarah se l’aveva presa a male P.M. MISERI MICHELE: Si, però non te lo so dire preciso P.M. BRUZONE ROBERTA: Non lo sai, okay MISERI MICHELE: Questo non, non ricordo MISERI MICHELE: Se me l’ha deto mia moglie o qualche un altro. BRUZONE ROBERTA: Si, invidia di Sabrina verso Sarah MISERI MICHELE: Si, si PROC. MARIANO BUCOLIERO: Quindi di questo litigio comunque l’hai saputo MISERI MICHELE: L’ho saputo, però non te lo so spiegare P.M. MISERI MICHELE: Sempre prima che scomparise Sarah, si Agosto P.M. MISERI MICHELE: Non mi ricordo se l’ho saputo da mia moglie o dagli altri amici, perchà tempo di estate ne frequentavano molti amici, queli P.M. MARIANO BUCOLIERO: Si MISERI MICHELE: Sabrina, perchà Sabrina, aveva pure quela del’angolo come li chiamano queli ̴Nigro̵, non so se avete sentito ̴Nigro̵ al’angolo c’à un albero di ulivo, quela pure à una amica di Sabrina, poi c’era una ̴Lopo̵, pure amica di Sabrina, ma la ce n’erano tanti, poi vai a vedere chi. PIETRO ARGENTINO: Senta signor Miseri, mi tolga una curiosità , lei ha deto che dopo aver caricato il corpo di Sarah nela Seat Marbela si à portato con se anche una zapa, MISERI MICHELE: Si, se serviva PROC. PIETRO ARGENTINO: Se serviva a che cosa MISERI MICHELE: Se qualcuno mi vedeva ala strada, vedeva la zapa e non vedeva il cartone libero cosà PROC. PIETRO ARGENTINO: Cioà lei sapeva già che portata in quel posto, si à ricordato MISERI MICHELE: Io, quel pozo, scusa, quel pozo PROC. PIETRO ARGENTINO: Lo so MISERI MICHELE: Ho lavorato tre ani fa, e me ne sono andato giù con la ruota del tratore dentro PROC. MISERI MICHELE: no, quando stavo soto l’albero di fico mi so ricordato PROC. MISERI MICHELE: No, cosà la portavo PROC. MISERI MICHELE: Si, visto che dovevo spacare il paese PROC. PIETRO ARGENTINO: Va bene MISERI MICHELE: perchà tera non ce n’era, avete visto, pietre, quela tera cosà l’ho presa io e l’ho mesa cosà PROC.
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